Serena Williams: “Ci sono ancora due pesi e due misure, ci vorranno generazioni per vedere dei cambiamenti”.

La tennista americana condivide ancora una volta alcune delle difficoltà incontrate durante il suo passaggio al professionismo

Non è la prima volta, né sarà l’ultima, che l’americana Serena Williams cerca di trasmettere pubblicamente le difficoltà che ha vissuto durante il suo periodo da tennista professionista, a causa di una forte disparità di trattamento.

Afroamericana, qualcosa di veramente unico ed eccezionale in uno sport bianco (fino ad allora), l’ex numero 1 del mondo ha commentato in molte occasioni le difficoltà che ha attraversato in tutto quel percorso che l’ha portata fino alla vetta, fino a diventare la migliore tennista della storia, o almeno una delle più grandi icone della storia del tennis.

In una recente chiacchierata con Kelly Clarkson, la Williams ha raccontato, tra vari argomenti, la sua esperienza in un mondo nel quale la sola sua presenza non sembrava essere gradita né tollerata.

C’erano tante cose che dovevo superare … Anche essere me stessa significava essere diversi.
In particolare, nel tennis, che è uno sport in cui nessuno mi somiglia(va), almeno all’inizio, non potevo davvero esprimermi: sarebbe sembrata una cosa negativa.
Ci sono ancora due pesi e due misure.
Questa è la società in cui viviamo, ci vorranno generazioni per vedere dei cambiamenti“.

E aggiunge un pensiero importante: sii sempre la versione migliore di te stesso.

“Penso che la parte più importante sia rimanere sempre col tuo vero IO, ed essere sempre umile e gentile.
E questo è il meglio che si possa fare.
Alla fine, mi sento davvero come se le cose ad un certo punto si fossero uniformate.
Sto solo cercando di essere la migliore versione di me stessa, sempre e comunque”.

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