Il contenzioso fra FIT e UISP non ha ancora raggiunto un punto d’incontro.
Lo scontro, che riguarda soprattutto l’esclusività auspicata dalla Fit per le affiliazioni dei circoli tennis, con tanto di penali per doppie affiliazioni, ma che tocca anche gli interessi dei singoli atleti, è arrivata ormai in Parlamento, in un’interrogazione firmata da oltre 20 parlamentari, dove è intervenuto anche il Coni, nella figura del presidente Giovanni Malagò, per cercare di raggiungere un accordo.
Accordo che, però, sembra molto difficile da raggiungere, anzi Angelo Binaghi, presidente della Fit, continua a soffiare sul fuoco rilasciando varie discutibili dichiarazioni a quotidiani, in cui candidamente dice che la FIT ritiene di poter gestire nell’ambito dell’ordinamento sportivo “in forma esclusiva la disciplina del tennis” e trovando oltretutto appoggio da parte di altri presidenti di federazioni sportive quali, ad esempio, Petrucci della Fib.
Sulla questione è intervenuto il Senatore Vaccari, primo firmatario dell’interrogazione che conta ben 20 parlamentari soprattutto del PD, il quale dice ” Sappiamo che il presidente Giovanni Malagò, nel consiglio nazionale del Coni, è intervenuto nella querelle tra il presidente della Federtennis Angelo Binaghi e il presidente della Lega tennis Uisp, Vincenzo Manco, i problemi posti dalla Uisp sono reali e rendono impossibile per tanti giovani praticare l’attività sportiva. La Fit non può pretendere l’esclusività del tesseramento, né sanzionare i suoi tesserati e gli impianti sportivi se partecipano ad attività della Lega Tennis Uisp. Si tratta di un comportamento antisportivo sul quale il Coni deve prendere una posizione chiara, senza limitarsi solo a redarguire la Uisp per il suo ricorso al Garante”