Si sta giungendo alla fine del torneo australiano, e ora solo la finale ci separa dal dare i saluti alla terra australe. A fare da protagoniste nell’ultimo atto saranno Serena Williams e Angelique Kerber, vincitrici delle rispettive semifinali. Le avversarie, Radwanska e l’outsider Konta, non hanno saputo opporre eccessiva resistenza, capitolando entrambe in due set.
Il primo match ad andare in scena nella notte italiana è stato proprio quello dell’americana, dove si è rivista (finalmente) la Williams che abbiamo imparato a conoscere negli anni. Il primo set non ha potuto far altro che confermare la grande tecnica, oltre all’intelligenza tattica, tipica di Serena, che ha chiuso senza concedere neanche un game. La sua trama di gioco è stata particolare, in quanto ha cercato di chiudere lo scambio appena possibile, per non soccombere sotto i colpi di tocco di cui padroneggia la polacca. Due, massimo tre colpi, prima di giocare un nuovo 15, con una realizzazione di punti vicina alla perfezione, 18 vincenti e 4 gratuiti. Per Agnieszka solo sette punti all’attivo nel set d’apertura, dove è sembrata rassegnata a una facile resa.
Nel secondo set la Rod Laver Arena si schiera di più per Radwanska, volendo assistere a un match più combattuto di quello che era stato fin lì. La tennista europea riesce a conquistare il primo game dell’incontro, ma Serena sembra aver fretta di vincere. In pochi minuti l’americana si porta sul 3-1, salvo farsi rimontare sul 3-3. Il match inizia a farsi divertente, con la polacca che finalmente sembra essere entrata in partita. Nonostante ciò, è sfortunata ad affrontare la Williams di oggi, capace di far registrare il numero 42 nella casella dei vincenti a fine match. L’americana, infatti, brekka poco dopo l’avversaria, portandosi a servire per il match. Neanche a dirlo, ora è il servizio ad aiutarla, e mette a segno tre ace prima di chiudere definitivamente l’incontro. Decisamente troppa Williams per poter tentare nuovamente il colpaccio in semifinale.
Nell’altra semifinale, decisamente più combattuta, la spunta, come anticipato Kerber, su una Konta che però non delude le aspettative della vigilia. All’inizio il match sembra prendere una brutta piega per la tennista inglese, visto che dopo pochi minuti già si ritrova sotto 0-4. Infatti, sembra essere un po’ contratta e tutto ciò la porta a commettere parecchi gratuiti. Gli errori arrivano, poi, anche dall’altra parte, questa volta di tipo mentale. Kerber, forse sentendosi sicura del risultato maturato fin lì, abbassa l’attenzione, e, come prevedibile, l’avversaria acquisisce fiducia. Quello che sarebbe successo di lì a poco non rientrava infatti nei piani della tedesca. Konta, infatti, non solo recupera i due break di svantaggio, ma si porta fino al 5-4, con la teutonica costretta a servire per rimanere nel set. A quel punto arriva una sua reazione, frutto anche di una maggiore esperienza, che non la fa vacillare, anzi, e le permette di vincere un break, questa volta decisivo per il primo set.
L’entusiasmo della tennista inglese (prossima numero 38 delle classifiche) va un po’ scemando nell’arco del secondo set, quando va prima sotto 2-0, perdendo un break e poi 4-1, lasciando per strada un altro servizio. Non si assiste a ulteriori colpi di scena nella parte finale del match, con la tedesca che riesce a chiudere definitivamente i conti sul 6-2. Prima finale Slam per lei, che dice tanto in termini di classifica. Nel peggiore dei casi, infatti, salirà alla posizione numero 4, spodestando Muguruza, mentre in caso di vittoria finirà in seconda posizione. La finale contro Serena, dunque, è tutta da gustare.