STRAORDINARIA AMANDA ANISIMOVA – Amanda Anisimova sfodera una prestazione impressionante e annichilisce Aryna Sabalenka. Sessantacinque minuti da incubo per Aryna Sabalenka, presa letteralmente a pallate da Amanda Anisimova, tennista americana di origine russa, 17 anni e numero 87 del mondo: appena 5 giochi racimolati dalla bielorussa. Un 6-3, 6-2 che tradotto dalle cifre a quello che si è visto in campo è la rappresentazione di una partita che per la giocatrice di Minsk non c’è mai stata. In un’ora e 5 minuti di gioco è accaduto quello che nessuno, e tantomeno Aryna Sabalenka, avrebbe potuto immaginare: la bielorussa non è certamente abituata a trovare chi risponde alle sue prime di servizio con un vincente, chi negli scambi a velocità folle le rimanda indietro una palla ancora più rapida, chi le toglie il tempo e la pressa asfissiandola. Amanda Anisimova lo ha fatto, disputando un match perfetto. La statunitense ha trovato negli spostamenti laterali e le aperture ampie del dritto i punti deboli della Sabalenka sui quali infierire. Aryna Sabalenka è stata tramortita dai colpi impattati con una naturalezza straordinaria da Amanda Anisimova ed è stata impotente a tentare di scrollarsi dai piedi i fendenti tirati di dritto, di rovescio e da tutte le zone del campo dalla scatenata statunitense. Poi gli angoli strettissimi trovati dall’americana, che così ha cacciato fuori dal campo una incredula Sabalenka. Due i break messi a segno dalla Anisimova nel primo set, ma è nel secondo che il divario in campo è stato macroscopico. Aryna Sabalenka ha rischiato seriamente il bagel: Amanda Anisimova ha avuto complessivamente 5 palle break nei due turni di battuta tenuti dalla Sabalenka. La bielorussa si è salvata dal 6-0 grazie alla grinta che la caratterizza, quell’atteggiamento che la porta a non mollare mai. Ma Amanda Anisimova oggi era ingiocabile e ha gestito il match più importante disputato finora in carriera con la freddezza di una veterana.
OTTAVI DI FINALE PER BARTY E PAVLYUCHENKOVA – Ashleigh Barty piega in due set Maria Sakkari. Nella splendida cornice della Rod Laver Arena, gremita fino all’ultimo posto, la beniamina di casa ha aggiunto un altro tassello al suo cammino in questi Australian Open, centrando gli ottavi di finale. La Barty ha sfibrato Maria Sakkari nel primo set. La tennista greca ha fatto il possibile per infastidire la testa di serie numero 15 del torneo e a tratti ci è riuscita. Le traiettorie cariche che rimbalzano altissime di Maria Sakkari sono state un problema per la Barty, soprattutto dalla parte del rovescio. L’australiana è stata sempre in controllo del match, ma fino al 5-5 del primo set ha sentito il fiato sul collo dell’avversaria. Si è salvata più volte, Maria Sakkari. Dallo 0-40 con il quale è partita nel primo turno al servizio nel secondo gioco, dal break centrato da Ashleigh Barty nel quarto per il 3-1 e battuta australiana, dal set point sprecato malamente dall’Aussie nel decimo game. Sarebbe potuto essere 6-4 se lo slice della Barty non fosse decollato è invece è stato 5-5. La svolta l’ha impressa appena dopo Ashleigh Barty che ha osato di più e soprattutto ha iniziato a spingere forte sul dritto della Sakkari, sistematicamente in affanno quando le arrivavano palle veloci su quel fondamentale. Dal 7-5 messo a segno in 51 minuti, non c’è stata più partita. Svuotata dal lavoro ai fianchi dell’australiana, Maria Sakkari è crollata su tutti i fronti. Il 6-1, che sarebbe potuto essere anche un bagel, è arrivato in 30 minuti. Pochi minuti dopo l’uscita dal torneo di Aryna Sabalenka anche la connazionale Aliaksandra Sasnovich ha salutato mestamente gli Australian Open. Anastasia Pavlyuchenkova ha travolto la bielorussa con un sonoro 6-0, 6-3. Ottima partita della tennista russa, che al secondo turno aveva eliminato Kiki Bertens.
Risultati:
[15] A. Barty b M. Sakkari 7-5 6-1
A. Anisimova b [11] A. Sabalenka 6-3 6-2
A. Pavlyuchenkova b A. Sasnovich 6-0 6-3