Cari tifosi, non sporcate il tennis

Sfide stellari, che resteranno nella storia di questo sport, sporcate da tifosi banali, mediocri, parziali. Un evento come una sfida tra Djokovic e Federer dovrebbe rimanere tale.

Noi tifosi di tennis, si sa, siamo tutti una piccola grande comunità. Non siamo in tantissimi, quindi sorridiamo se troviamo un nostro simile. A patto che tifi per gli stessi nostri tennisti/e.

Nelle scorse ore, però, in occasione della super sfida tra Djokovic e Federer vinta dal serbo agli Australian Open, su forum, pagine Facebook pubbliche e private ne ho lette di ogni. E vorrei fare delle riflessioni.

Djokovic è il tennista più forte del mondo. E’ completo, sa fare tutto e bene, è pronto atleticamente, eccezionale a livello mentale. Si è inserito negli anni nell’eterna lotta tra Federer e Nadal per arrivare là in cima. Sta registrando record su record, forse ne supererà altri. Chissà. Quel che è certo è che il tifo cieco non può negargli questo status.

Addirittura dicono che Djokovic non abbia rivali. Come fa una cosa assodata e lampante come questa a essere subdolamente trasformata in colpa? Se neanche essere il migliore è condizione sufficiente per ricevere delle meritate lodi, cosa dovrebbe fare Djokovic? Non deve essere abbastanza il migliore per poter fare partita pari e spuntarla all’ultimo pur dando fiducia/speranza ai tifosi degli altri tennisti?

E’ una provocazione legittima, la mia, ma mi viene da chiedermi: se Federer, il Dio del Tennis, il GOAT, la Whitney Houston, il De Niro, il Buonarroti di questo sport, perde con uno che considerate scarso e/o comunque inferiore, non sarebbe forse il caso di farsi qualche domandina in più? Forse che anche Roger Federer, un tennista spettacolare, unico e indimenticabile, è un essere umano e può perdere frequentemente da tennisti altrettanto validi?

I tifosi di Federer, io penso, dovrebbero limitarsi ad apprezzare le gesta sportive (e non solo) del loro eroe senza screditare quelle altrui. Screditando quelle altrui, non si fa che alimentare il mito e l’icona di Novak Djokovic in persona, che, se non fosse scomodo, probabilmente sarebbe apprezzato come un Roddick o uno Hewitt qualunque per i quali i panegirici sempre si sprecano.

Non riporto neanche quel che ho letto, non mi abbasso a tanto. Per la cronaca, non dovrei dirlo, ma ci tengo: non ‘tifo’ né per Djokovic né per Federer, li guardo come si guardano i grandi campioni ma il cuoricino batte per altri tennisti meno blasonati e vincenti.

Si tratta di rispetto. Screditare gli avversari non fa di Federer quello che è. Federer si è fatto da solo e non merita alcuni tifosi.

Rispetto e onestà intellettuale, queste sconosciute…

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