Completato il quadro delle semifinali dell’Australian Open 2023, 111esima edizione dello Slam australiano. Khachanov-Tsitsipas nella parte alta del tabellone, e, dopo gli ultimi due quarti di finale di oggi, Djokovic-Paul nella parte bassa. Nel pomeriggio australiano, alba italiana, sono scesi in campo i due esordienti a questo livello di un Major, per un quarto di finale tutto a stelle e strisce, Tommy Paul e Ben Shelton. Per Shelton, 20enne di Atlanta, è solo la seconda presenza in uno Slam, e il primo torneo giocato fuori dagli Stati Uniti.
Considerato questo, e le fatiche fatte fin dal primo turno, Shelton è di nuovo promosso a pieni voti, con una lotta condotta fino all’ultimo. 7-6 6-3 5-7 6-4 per il tennista più pronto, Paul, che con questa semifinale entrerà lunedì in top 20. Si troverà davanti il peggiore che si possa incontrare all’Australian Open, e il peggiore che in assoluto si possa incontrare in un campo da tennis, in particolar modo in questo momento. Chiedere a Rublev per credere.
È infatti stato un quarto di finale mai dal risultato incerto, anche prima che nel tramonto di Melbourne scendessero sulla Rod Laver Arena, quello tra il 9 volte campione, testa di serie numero 4, Novak Djokovic, e Andrey Rublev, comunque quinta testa di serie. 6-1 6-2 6-4, con frangenti sì più lottati di quanto non dica il punteggio, ma con un Rublev impossibilitato tecnicamente a creare qualche dubbio a Nole, e che, dei punti importanti, non ne ha fatto neanche uno.
Ad innervosire Djokovic, oltre ai soliti spettatori scorretti, è stato soprattutto il forte vento, ad ogni modo gestito come solo lui sa fare, a testimoniare un’attenzione comunque sempre tenuta al massimo, anche quando la partita in sé non preoccupa. Venerdì giocherà la sua decima semifinale all’Australian Open. I titoli sono nove. Fate i vostri calcoli su quanto sia difficile battere Novak Djokovic in Australia a questo punto del torneo.