In barba allo spirito olimpico, il tennis si riconferma sport elitario. I primi giocatori del ranking reclamano la propria privacy e tranquillità per il raggiungimento degli obiettivi sperati. Dall’afoso clima di Madrid, dove si sta giocando il Mutua Open, non arrivano solo bordate di diritto e di rovescio, ma anche notizie che interessano i prossimi Giochi olimpici.
Dopo il già annunciato alloggio “fuori dal villaggio” di Roger Federer, anche il numero uno del mondo, il serbo Novak Djokovic, e il suo inseguitore, Andy Murray, hanno fatto sapere che non alloggeranno all’interno del villaggio costruito apposta per ospitare gli atleti dei 205 paesi che parteciperanno ai prossimi giochi olimpici.
MURRAY: “MI SERVE TRANQUILLITÀ” – Il primo a dare l’annuncio è stato lo scozzese: dopo la sofferta vittoria contro il “veterano” Radek Stepanek, il detentore dell’Oro olimpico ha dichiarato che non alloggerà all’interno del villaggio olimpico ma dividerà un appartamento con il team britannico di tennis. “Durante le olimpiadi di Pechino del 2008 – ha spiegato Murray – sono stato molto bene all’interno del villaggio olimpico, ma il mio tennis ne ha risentito. Alle Olimpiadi di Londra [che Murray vinse regalando uno storico oro alla squadra inglese] ho fatto una scelta diversa. E i risultati non sono mancati!”. Andy ha poi ammesso che stare all’interno del villaggio olimpico ha il suo fascino. “C’è tanta gente ed è molto divertente, ma è un contesto diverso rispetto a quello a cui siamo abituati noi tennisti. Abbiamo bisogno di spazi e tranquillità per allenarci. Credo che sia per questo molti di noi preferiscono alloggiare fuori”.