Nel 20esimo anniversario del Serena Wines 1881 – Acqua Maniva Tennis Cup, più comunemente noto come Challenger di Cordenons, a trionfare è il tennista azzurro classe 2002 Matteo Gigante. Il tennista romano ha superato nettamente l’austriaco Neumayer nella finale del torneo, con il roboante punteggio di 6-0, 6-2 in solamente un’ora e due minuti di gioco.
L’azzurro ha chiuso così in maniera eccelsa la sua fantastica settimana, nella quale ha perso un solo set in tutto il torneo. Neumayer invece veniva dalla semifinale in cui ha vinto un match a dir poco esaltante contro un altro azzurro, Riccardo Bonadio. L’austriaco, dopo essersi assicurato il primo parziale per 6-2, si è visto annullare ben 9 match point (e ha dovuto a sua volta annullare tre set point all’avversario) prima di chiudere al tiebreak sul 15-13.
Probabilmente sfinito dal turno precedente, in finale Lukas non ha mostrato segni di poter giocarsela alla pari. Matteo ha strappato subito il servizio a 15. E poi un altro a zero. E poi un altro a 30. E con altri quattro punti ha chiuso il primo set 6-0 in 24 minuti, dopo aver concesso solamente 7 punti all’altro contendente al titolo.
Altro set, altro break immediato. Stavolta però Neumayer riesce a difendere il proprio turno di battuta per due volte – ma non certo senza fatica – prima di cedere nuovamente e consegnare il secondo parziale, e di conseguenza la vittoria, a Matteo Gigante.
Il classe 2002 subentra a Zhizhen Zhang, vincitore della scorsa edizione e adesso stabilmente tra i primi 100 giocatori della classifica mondiale. In generale Gigante si unisce a una bella combriccola di vincitori del torneo, composta per l’appunto da Zhang, oltre che da Francisco Cerundolo, Paolo Lorenzi (2 volte vincitore), Krajinovic e Carreno Busta, tutti tennisti che stanno avendo, o hanno avuto un ottima carriera.
Menzione d’onore per Carlos Alcaraz, che non ha mai vinto il torneo, ma si è dovuto arrendere al connazionale Bernabe Zapata Miralles nella finale del 2020.
Per Gigante è il secondo trofeo Challenger nel 2023 (e in carriera), dopo quello di Tenerife e inoltre con questa vittoria rientra nei primi 200 del mondo, assestandosi alla posizione numero 162.