Come spesso siamo abituati, gli ultimi tornei stagionali ci riservano sempre grandi sorprese e ciò equivale anche per il circuito Challenger dove ormai è alle ultime battute prima della sosta invernale in vista del nuovo anno tennistico. Il personaggio del momento è sicuramente l’indiano Prajnesh Gunneswaran, il quale fino a 2 settimane fa aveva in bacheca appena un titolo di questo prestigioso, su terra ad Anning, Cina, ed oggi invece, a Pune, ha l’opportunità di portarsi a quota 3 allori e strappare anche il pass per i prossimi Australian Open. Ad Andria invece Filippo Baldi è l’unico italiano a conquistare un posto in semifinale, dopo che ieri ha battuto in un grande match l’ex top 100 Illya Marchenko ed eguagliando anche il risultato ottenuto nel 2018 sempre in questo torneo.
PUNE – Periodo letteralmente magico per il mancino indiano Prajnesh Gunneswaran, il quale fino a qualche settimana fa non avrebbe minimamente pensato di poter competere in un tabellone principale di uno slam, dove vanta come miglior risultato un terzo turno alle qualificazioni del Roland Garros, ma il Main Draw è più vicino di quanto pensi, poiché basta un successo oggi in finale per strappare il pass in Australia. Dopo esser arrivato in semifinale senza aver perso un set ed in maniera molto agevole, l’indiano si trova sulla sua strada il numero 1 del seeding, il moldavo Radu Albot, con il quale già ci perse in maniera abbastanza netta qualche settimana fa in Cina. L’inizio non è dei migliori, primo set subito 6-1 in favore del suo rivale, con troppi errori e sopratutto un gioco che non sembra infastidire più di tanto l’avversario. La risposta però arriva nel secondo parziale, dove sale notevolmente di livello, complice anche qualche errore in più del tennista di Chisinau, ritrova la profondità dei colpi e con un break iniziale si assicura la seconda frazione per 6-4. Così come in precedenza, anche nel set finale arriva subito un break per il giocatore indiano, il quale però è costretto a salvarsi da molteplici situazioni di svantaggio ma grazie al suo servizio riesce a guidare l’incontro, bissando un’altra finale nella sua patria a distanza di una settimana dal successo a Bangalore. Il suo avversario odierno sarà lo svedese Elias Ymer, classe 1996, ed a caccia del suo 6° titolo in questo circuito, il secondo quest’anno. A differenza dell’asiatico, il suo percorso è stato tutt’altro che semplice sopratutto dove in quarti di finale si è trovato ad un passo dal baratro, sotto 7-5 2-0 contro il tedesco Fanselow, ma grazie ad un moto d’orgoglio è riuscito a reagire ed a vincere l’incontro in 3 parziali, sfida interessante fra i due i quali si giocano parecchio in questo finale di stagione.
ANDRIA – Visti i 3 italiani nei quarti di finale ci si aspettava almeno la matematica di trovarsi un italiano in finale, invece no, Filippo Baldi dopo essersi sudato l’accesso alle semifinali, sconfiggendo in un gran match di 3 sets l’ucraino Illya Marchenko, dovrà sudarsi anche l’ingresso nell’ultimo atto del torneo. C’erano grandi speranze sui tennisti tricolore, ma sfortunatamente gli avversari si sono dimostrati, su questa superficie, superiore anche grazie al loro potente servizio. Grandi rimpianti ci sono per Federico Gaio, il quale dopo un ottimo torneo ci si aspettava tanto da lui e sopratutto c’erano anche i presupposti per farlo. Il suo avversario in quarti di finale è stato il tedesco Krawietz, con il quale ci aveva già perso in un Future qualche anno fa, sempre in Italia. Nel primo set è il tennista di Faenza a partire subito forte, con un break che sembrava potergli garantire agevolmente il parziale, viste anche le statistiche al servizio fino a quel momento. Ma nel momento di chiudere il suo gioco ha iniziato a tentennare e con qualche errore di troppo perde la battuta. Grazie al suo gioco molto aggressivo e con qualche errore di troppo dell’italiano il primo set va al teutonico per 7-6. Il secondo sembra ormai finito, con Gaio sotto 3-1 e con il morale sotto i piedi, ma grazie anche a qualche regalo da parte del suo rivale riesce a rientrare in partita, strappando per ben due volte la battuta e conquistando la seconda frazione per 6-4. L’ultimo e decisivo parziale è una vera battuta, decisa giustamente dall’ennesimo tiebreak, dove però la solidità del tedesco alla meglio il quale si impone e conquista un posto tra gli ultimi 4 del torneo. Affronterà il giovane francese Ugo Humbert, il quale si è imposto abbastanza agevolmente sul’ucraino Stakhovsky per 6-0 6-4. A causa di un problema fisico Roberta Marcora è costretto a ritirarsi prematuramente dal suo match contro Quentin Halys, quando il suo avversario era avanti 3-1 nel primo, il transalpino affronterà il vincitore dell’ultimo match di giornata: che ha visti di fronte, il più volte citato, Filippo Baldi e l’ucraino Marchenko: già nei primi game sembra l’italiano in controllo nel match, con grande aggressività e sopratutto solidità al servizio riesce a portare il set a casa per 6-2. Ma è qui che il giocatore di Dnipropetrovs’k fa valere tutta la sua esperienza sul campo, conquistando di forza la frazione con il medesimo punteggio del primo, colpa però anche dei troppi gratuiti e dei doppi falli commessi dal milanese. Il terzo invece è da cardiopalma, Baldi perde subito il servizio in apertura e più volte è ad un passo dal baratro dovendo annullare molteplici occasioni di doppio break, ma sopratutto sul 5-5 rimonta un game dov’era sotto 0-40 e forse è stato quello il momento chiave del match, dove il tennista azzurro a riacquistato fiducia, ma sopratutto il suo avversario ha perso certezze e concentrazione, successivamente Baldi chiude sul servizio del suo rivale per 7-5 ed eguaglia il risultato ottenuto lo scorso anno.