Nella giornata odierna sono andate in scena le semifinali dei tornei di Houston e Casablanca. In entrambe le località si è potuto assistere a bei match, equilibrati, e spesso decisi sono nell’ultimo e decisivo parziale. Domani andranno in scena le rispettive finali, con qualche rimpianto per chi non ne potrà prendere parte, causa l’eliminazione rimediata oggi.
E’ il caso di Jiri Vesely che è stato sconfitto da Gimeno Traver dopo che era andato in vantaggio di un set, senza concedere break al tennista iberico. In questo parziale, a dire la verità, non ci sono state clamorose emozioni e occasioni per entrambi per passare a condurre. Il set ha infatti seguito l’ordine dei servizi, senza mai vedere l’uno o l’altro, prevalere veramente. Il tie-break alla fine ha premiato il tennista ceco, dimostratosi più prolifico nel vincere i minibreak decisivi per la vittoria.
L’incontro è proseguito su ritmi equilibrati, ma ciò è stato interrotto dal break vinto dallo spagnolo in apertura di parziale. Successivamente non ci sono state grosse emozioni e entrambi hanno tenuto agevolmente i rispettivi servizi, senza che il ceco potesse mai rientrare in partita. Il set successivo segue le stesse sorti del secondo ed è solo un break occasionale messo a segno dall’iberico che gli permette di fare suo set e incontro.
A contendergli il titolo di campione sarà Martin Klizan, che ha avuto a sua volta la meglio sul bosniaco Dzumhur, autore comunque di un torneo favoloso. E pensare che il sogno per il 22enne le cose si erano messe abbastanza bene durante il primo set. Dopo aver sprecato diverse occasioni per passare avanti, ha finalmente trovato il break, decisivo per le sorti del primo set.
Complice un calo di concentrazione da parte dell’attuale numero 87 delle classifiche, lo slovacco è rientrato in partita nel secondo set, dopo essersi ritrovato ancora sotto nel parziale. Probabilmente il bosniaco non è riuscito a mantenere sotto controllo la pressione e ha finito con il cedere il passo al suo avversario odierno. Ovviamente quest’ultimo non s’è l’è fatto ripetere due volte e ha portato a casa il set.
D.Gimeno Traver d <3>J.Vesely 67(3) 64 64
<2>M.Klizan d D.Dzumhur 46 64 60
Nell’altro torneo in programma questa settimana, vale a dire l’Atp 250 di Houston, il primo finalista è il 22enne americano Jack Sock, dopo la vittoria ai danni della testa di serie n.3 Kevin Anderson. Continua dunque l’ottimo momento di forma del tennista del Nebraska, che in questa stagione ha conquistato anche il torneo di Indian Wells in coppia con Pospisil. Impeccabile Sock alla battuta: una sola palla break concessa nell’arco del match e l’82% di punti conquistati con la prima di servizio.
Si parte con Anderson al servizio, costretto già nel primo gioco ad annullare 2 pericolose palle break. Mentre i game di battuta dello statunitense scorrono via velocemente, quelli del sudafricano al contrario sono molto più lottati. Il n.16 del mondo infatti, prima di giungere al tie-break deve salvare la bellezza di 6 palle break. Il tie-break si mantiene in equilibrio fino al 2 pari: Sock si aggiudica i successivi 4 punti, portandosi sul punteggio di 6-2. Al secondo set point utile, pone fine ad un primo set in cui ha lasciato per strada solo 7 punti al servizio.
Il secondo parziale viene deciso da due break in favore del n.46 delle classifiche. Sock strappa infatti la battuta al suo avversario a 30 nel quarto gioco e a 15 nel sesto. L’unico momento di difficoltà per il giovane statunitense giunge al momento di chiudere il match: sul punteggio di 30 pari Jack concede una palla break, tuttavia riesce ad annullarla, ponendo fine alla pratica dopo 1 ora e 33 minuti. Il ragazzone americano si guadagna così l’accesso per la prima volta in carriera in una finale a livello Atp.
Gli organizzatori non potevano di certo sperare di meglio, visto che a sfidarsi per il titolo sono due tennisti di casa. Era dal 2003, che nel torneo del Texas, non si assistesse una finale tutta a stelle e strisce: gli ultimi a disputarla furono Agassi e Roddick. Il merito di ciò è da attribuire sicuramente a Sam Querrey, che contro il campione uscente Verdasco, non partiva di certo con i favori del pronostico. Ancor più di valore la vittoria di Sock contro il n.16 delle classifiche Anderson.
Il secondo match in programma, nonostante l’interruzione per pioggia sul 2-1 del terzo set, ha visto trionfare il padrone di casa Sam Querrey con lo score di 75 26 64. A decidere un primo set molto equilibrato è stato il break ottenuto dall’americano sul 5 pari: Verdasco concede 3 palle break, due le annulla con il servizio ed un ottimo dritto, ma alla terza spedisce il rovescio a rete. Lo spagnolo però non aveva alcuna intenzione di arrendersi, con autorità conquista il break nel secondo gioco e nell’ottavo gioco del secondo parziale , rimandando così la disputa al set decisivo.
Il tennista di Madrid concede subito il break nel terzo gioco, dopo il quale il match viene sospeso per pioggia. Al ritorno la situazione non cambia: il quarto game si rivela quello il più lungo del match, Querrey però non concede occasioni di break, impattando sul 3-1. Sul 4-5 Verdasco è costretto ancora una volta a salvare la battuta, ci riesce, ma nulla può nel gioco successivo. Lo statunitense non trema, tiene la battuta a 0, e si spinge in finale per la tredicesima volta in carriera. Il tennista di San Francisco dovrà dunque sfidare Jack Sock, per tornare ad alzare un trofeo dopo Los Angeles 2012.
Di S.Marasi