Lo sappiamo, il tennis è sempre in grado di sorprendere, è imprevedibile, può rovesciare perfino i pronostici più sicuri. Ma che il titolo dell’ATP 250 di Chengdu se lo sarebbero conteso Albert Ramos e Karen Khachanov era davvero difficile da immaginare. Nel torneo cinese, insieme a Shenzhan ultimo evento in preparazione degli ATP di Pechino, Tokyo e soprattutto Shangai, le semifinali, alla vigilia piuttosto chiuse e prevedibili, si sono concluse con due sorprese impensabili: Albert Ramos e Karen Khachanov, seppur in situazioni diverse, hanno coronato una settimana fantastica giungendo fino all’atto decisivo.
RAMOS LA SPUNTA AL TERZO SU DIMITROV- Nel suo piccolo, Albert Ramos sta vivendo una stagione davvero sensazionale. I quarti di finale al Roland Garros, dove si è arreso solo di fronte a Stan Wawrinka, e soprattutto il primo titolo in carriera a Bastad hanno lanciato lo spagnolo fino al numero 31 nel ranking, oltre ovviamente alla grande soddisfazione dopo una carriera sicuramente ottima, ma non certo indimenticabile. Anche quest’oggi l’iberico ha dimostrato di poter sorprendere, di poter andare oltre quegli apparenti limiti di tennista “medio”, di “regolarista” spagnolo, sconfiggendo in una semifinale estremamente lottata e anche divertente Grigor Dimitrov, che manca invece l’ennesima occasione di centrare un risultato importante. L’ultimo titolo del non più giovane bulgaro risale ormai a Giugno 2014, con il successo al Queen’s, e la sensazione è sempre quella che manchi qualcosa, quel qualcosa che gli ostruisce la strada verso il ranking che conta. Il tempo però passa, e il circuito certamente non aspetta che lui ritrovi la bussola, e non avrà per sempre il “bonus” dell’età, mentre la generazione precedente sta avanzando sempre di più.
In ogni caso, oggi è la giornata di Albert Ramos, che si è giocato alla grande la propria occasione dimostrando anche lucidità e sangue freddo nei momenti difficili. L’iberico spinge con il proprio dritto, Dimitrov va spesso in difficoltà negli scambi, e sul 2 pari è Ramos il primo ad allungare, con un break che lo porta sul 3-2. L’equilibrio però è subito ripristinato, con il bulgaro che piazza il contro-break immediato, grazie anche un doppio fallo. Ora sembra che il numero 21 del ranking abbia ripreso le redini del match, e al tie-break, raggiunto senza troppi problemi da entrambi, vola rapidamente sul 6-3, con tre chance di chiudere il parziale. Da questo momento, però, incredibilmente Ramos inanella una serie di cinque punti consecutivi, che gli permettono di completare la rimonta e imporsi con il punteggio di 8-6.
Nonostante la batosta, però, Dimitrov reagisce bene e assorbe la delusione: nella seconda frazione, infatti, Grigor dilaga, lascia appena un game al rivale, portandosi in parità e rimanda ogni discorso al parziale decisivo. Ci sono, sicuramente, dei rimpianti per lui, che sfruttando almeno uno dei set point a quest’ora avrebbe già vinto. In ogni caso, l’inerzia sembra dalla sua parte, e infatti nei primi game della frazione finale il bulgaro si guadagna più volte delle chance di strappare la battuta. Quando sembra che Dimitrov stia per prendere il sopravvento, però, Ramos tira fuori il meglio dal proprio tennis e resta attaccato con le unghie e coi denti al punteggio, sventando ben cinque palle break, e respinge l’assalto. L’incontro ora diventa molto divertente, lottato, ricco di scambi intensi non senza qualche colpo notevole. Scampato il pericolo, però, sorprendentemente è l’iberico a trovare la chiave di svolta, scardinando un po’ a sorpresa la battuta al rivale. Il set procede senza troppi sussulti fino al 5-4, con Ramos che difende abilmente il vantaggio. Al servizio per il match, però, anche lui trema e subisce un piccolo passaggio a vuoto, concedendo il contro-break ad un passo dal successo. Dimitrov, poco prima con le spalle al muro, sfrutta il momento decisivo e opera il sorpasso, ma anche l’iberico non è da meno e raggiunge il tie-break. Nella partita decisiva, il bulgaro completa il disastro: commette un doppio fallo e subisce un parziale di sei punti a uno. Annulla i primi due match point, ma sul terzo non può nulla, e Ramos chiude la contesa.
Quella di domani per lo spagnolo sarà la terza finale in carriera nel circuito maggiore: ha perso la prima ma si è aggiudicato l’ultima a Bastad. Tenterà, dunque, di conquistare il secondo titolo in carriera.
KAREN KHACHANOV COMPLETA LA SETTIMANA PERFETTA, SI ARRENDE TROICKI- La vera sorpresa della settimana, però, è il giovane Karen Khachanov. Il ventenne sta vivendo una settimana davvero fantastico, durante la quale ha sconfitto, in ordine, Feliziano Lopez, Joao Sousa e Adrian Mannarino. Quest’oggi un altro tassello, con il successo ai danni di Viktor Troicki, un giocatore sicuramente più titolato e più esperto di lui, più abituato a questi palcoscenici. Il russo ha condotto al meglio la sfida, con una prestazione impeccabile al servizio e molta aggressività. Il primo a trovarsi in difficoltà è proprio Troicki, che sul 2 pari annulla tre palle break; alla quarta occasione, però, il serbo capitola e cede il break. La conclusione del parziale è solo una formalità: sul 5-3 Khachanov non ha alcun problema e archivia il set. La seconda frazione si rivela più lottata. Il russo, finora perfetta in battuta, subisce un piccolo passaggio a vuoto sul tre pari nella seconda frazione, e offre le prime due chance di break. Il serbo, che ha ripreso nel frattempo un po’ di fiducia, non si dimostra però freddo, e spreca le proprie occasioni. Break mancato, break subito, si usa dire. E infatti sul 6-5 è Khachanov a piazzare la zampata decisiva, spuntandola con il punteggio finale di 6-3 7-5.
Domani il russo disputerà la prima finale in carriera, e, in più, è già certo di raggiungere il suo best ranking: in caso di vittoria, infatti, sarebbe numero 55 del mondo, mentre dovesse perdere arriverebbe comunque dentro i primi 70.