Atp Shanghai, preview: Nadal-Wawrinka match di cartello, in campo anche Djokovic e Murray

Giornata domani di quarti di finale a Shanghai. Nadal sfida Wawrinka in quello che si preannuncia un match tutto da gustare, in campo anche Djokovic e Murray che se la vedranno rispettivamente con Tomic e Berdych. Chiudono il quadro Anderson e Tsonga.

Spiace dirlo, ma l’esaltante parentesi asiatica sta volgendo tristemente al termine. Giunti al crepuscolo di questo elettrizzante interludio orientale, contraddistinto da una tracimante partecipazione di pubblico, oltre che da un inappuntabile apporto da parte degli infallibili giudici di linea locali, ci apprestiamo a lasciare questo paradiso tennistico per far ritorno nella fetida Europa. Prima di riporre in valigia tutti i calzini lerci, però, ci resta ancora un trittico di giornate da vivere ad alta intensità, a partire da quella di domani, quando vedremo all’opera gli ultimi otto sopravvissuti ai fumi tossici della bucolica Shangai.

K.Anderson- J-W.Tsonga

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Destini incrociati per i protagonisti della prima sfida in programma. Tsonga giunge all’epilogo di questa stagione annoverando un solo risultato di prestigio, la semifinale ottenuta al Roland Garros, incastonata nel quadro di un 2015 assai infausto, condizionato da persistenti infortuni e problematiche ripartenze. Il cammino intrapreso nel Master cinese può considerarsi la summa di tutte le difficoltà palesate dal francese nell’arco dell’annata.

Kevin Anderson, invece, sprigiona salute e fiducia da tutti i pori. Il sudafricano sta vivendo la stagione della definitiva consacrazione, grazie ad una costanza di rendimento che gli ha permesso di conquistare un posto nella top 10, proprio alla vigilia del Master asiatico. Anderson, dopo essersi sbarazzato di Haas e Fognini, ha rifilato un doppio 7-6 a Kei Nishikori, al termine di una partita che, per intraprendenza e determinazione, ha ricordato la folgorante prestazione offerta nei primi due set nella sfida con Djokovic a Wimbledon. Il francese ed il sudafricano si sono affrontati due sole volte, dando vita a quattro tie break su quattro set disputati, tutti in favore del transalpino. Domani potrebbe essere il turno del sudafricano però, dato opinabilmente per sfavorito dai bookmaker.

S.Wawrinka- R.Nadal

Sbarazziamoci subito dei numeri: 15 precedenti, 13 in favore di Nadal e i restanti a Wawrinka, il quale però si può fregiare di aver vinto gli ultimi due scontri diretti contro il maiorchino. Lo spagnolo nel corso di questa parentesi asiatica sta edificando le fondamenta per la prossima stagione palesando, partita dopo partita, una compattezza in costante crescita. Nei primi due turni Rafa ha dissinescato con perizia i dinamitardi Karlovic e Raonic, offrendo sprazzi di autentica vigoria Nadaliana.

Wawrinka, nonostante l’intermittente svagatezza che lo anima, può vantare una striscia di sette successi consecutivi, conseguiti in buona parte nella vittoriosa partecipazione al torneo di Tokyo, a cui vanno sommate le affermazioni su Troicki e Cilic in terra cinese. Proprio contro il croato Stan ha dato vita ad una battaglia sfibrante, risoltasi dopo tre ore di poderose scazzottate. Se Stanimal sarà in grado di smaltire rapidamente le tossine accumulate assisteremo ad un grande match, in caso contrario ad una comoda affermazione dell’iberico.

A.Murray- T.Berdych

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Sia Murray che Berdych giungono a questo quarto di finale dopo aver messo a serio repentaglio la loro permanenza a Shangai, entrambi trascinati ad un passo dalla sconfitta da tennisti statunitensi. Lo scozzese è fresco reduce da una tribolata rimonta operata ai danni di John Isner, mentre il ceco al suo esordio si è ritrovato sotto di un break nel parziale decisivo contro Jack Sock. Nè Andy nè Tomas sembrano essere giunti nelle migliori condizioni al penultimo Master 1000 della stagione, ciascuno per ragioni diverse.

Berdych si appresta a chiudere la stagione con l’amara consapevolezza di non aver raggiunto il macro obiettivo che si era posto all’inzio dell’anno: la conquista di un titolo del Grande Slam. Murray, invece, è unicamente proiettato verso l’agognatissima conquista della Coppa Davis, traguardo prioritario per lo scozzese fin dall’inizio del 2015. Se il campione olimpico ha già messo più volte in discussione la propria partecipazione alle Finals di Londra, proprio per l’eccessiva prossimità temporale tra il Master di fine anno e la finale della competizione a squadre, possiamo solo immaginare con quale fervore stia affrontando questo seccante riempitivo asiatico. Partita aperta ad ogni pronostico, sconsigliata agli esteti del bel tennis.

N.Djokovic- B.Tomic

Quello tra il serbo ed il croato sarà il quarto di finale meno bilanciato in programma. Di Nole abbiamo già ampiamente straparlato nel corso degli ultimi giorni, rimarcandone l’insaziabile voracità di successi. Dopo l’ennesimo trionfo a Pechino, Novak si è premurato di lasciare ben otto giochi complessivi ai primi due avversari sminuzzati a Shangai: Klizan e Feliciano Lopez. Il solo avversario che sembrava poterne minare l’inscalfibile baldanza è stato eliminato al suo esordio da un tal Ramos-Vinolas, consegnando di fatto al serbo il trofeo già nella giornata martedì.

La prossima vittima del numero 1 del mondo sarà il fumantino australiano, protagonista di una delle sue sporadiche settimane di gloria. Il facinoroso Bernard ha sciorinato nel corso degli ultimi giorni il meglio del suo repertorio, avvalendosi del suo peculiare tennis felpato. Tomic è reduce da un’abbacinante maratona delle delizie contro Richard Gasquet,epilogata con la vittoria dell’australiano dopo quasi tre ore di squisitezze tecniche. Il vittorioso ottavo di finale di Tomic è terminato ben oltre la mezzanotte locale, rendendo così ancor più problematico il recupero dell’australiano. Tutte le strade portano Novak.

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