Mettiamo subito in chiaro una cosa: noi non vogliamo farvi pesare le nostre scelte. Pubblicando i discorsi ufficiali delle finaliste degli Australian Open ci siamo assunti una responsabilità enorme, ben consci delle conseguenze a cui saremmo andati incontro. Se lo abbiamo fatto è solo per garantirvi la piena conoscenza di tutto quello che i poteri forti vorrebbero tacitare, perché per la libertà di informazione noi siamo disposti a mettere in gioco anche la nostra vita.
Ciò premesso, lasciateci aggiungere un’ulteriore considerazione: ma che minchia ci è venuto in mente ieri?!
Da quando abbiamo deciso di pubblicare sti discorsi maledetti la nostra vita è diventata un inferno, riceviamo continue minacce di morte, via telefono, email, WhatsApp e persino via fax. Senza contare che stamane ci siamo svegliati con una testa di canguro mozzata nel letto.
Ormai però non si può più tornare indietro e così, prima di completare il testamento e scegliere il colore della bara, vi offriamo anche i ringraziamenti di Andy Murray e Novak Djokovic. Non dimenticateci.
ANDY MURRAY
“Grazie a tutti ragazzi, in queste occasioni mi sento sempre fuori luogo.
So di non essere un mostro di simpatia (applausi del pubblico) e so anche che avreste preferito assistere allo show di Nole, ma se mi ci metto anch’io so essere spassosissimo (brusìo del pubblico), ah non ci credete? Beh, sentite questa.
Ci sono un tedesco un francese e un inglese, anzi un tedesco uno spagnolo e un inglese che vanno al mare, no scusate al lago, e praticamente lo spagnolo ad un certo punto dice una cosa al tedesco, spetta cos’è che gli diceva? Cazzo non mi ricordo più (fischi assordanti del pubblico).
Ok ok la smetto, comunque peggio per voi, perché il finale era pazzesco.
Dopo avervi regalato un sorriso, lasciate che io ringrazi la mia nuova allenatrice. Grazie Amèlie, quando Ivan mi piantò in asso ero certo di non poter più incontrare un uomo così duro e carismatico in grado di tirare fuori il meglio di me. Poi sei arrivata tu e mi sono ricreduto.
Grazie anche al mio ex allenatore, Dani Valvirdis Valkilmer Valleverde o come si chiama, grazie per essere andato a portare sfiga a qualcun altro.
Ringrazio l’associazione ipocodriaci europei per avermi insegnato nuove tecniche per simulare il morbo di Parkinson durante il match.
Infine lasciatemi rivolgere un appello alle nazioni unite per l’immediata scarcerazione del Malcom X bianco, o per meglio dire lampadato: Fabrizio Corona Libero!!!!”
NOVAK DJOKOVIC
“Buonasera a tutti fratelli australiani. Sì, avete capito bene, perché io mi sento uno di voi. Siete un popolo meraviglioso, siete simpatici solari solidali determinati educati dolci romantici e fate la raccolta differenziata come nessun altro. Confesso di essere cresciuto guardando tutti i film di Crocodile Dundee e ascoltando le canzoni di Natalie Imbruglia e Kylie Minogue, e poi… (Nole viene interrotto dal coro della Rod Laver Arena: “Paaaaraculo”)
Eheh, lo avevo detto che siete forti (Parte un “schifosi bastardi” detto a mezza bocca da Nole).
Per quanto riguarda i ringraziamenti, non posso che partire dal mio mentore: grazie Boris. Quante ne abbiamo passate assieme eh? Mi ricordo ancora ancora quando, dopo averti ingaggiato, la gente mi chiedeva: “Ma che te ne fai di un alcolizzato ludopatico pieno di debiti e con l’equilibrio psichico di una scatoletta di sgombro?”
A dire il vero, Boris, questa domanda me la fanno ancora oggi, e ti confesso di non aver ancora trovato una risposta.
Grazie alla celiachìa (anche se stasera per festeggiare ho deciso di sgranocchiare mezza galletta di riso al cioccolato di tofu: in fondo si vive una volta sola)”.
A questo punto Djokovic viene interrotto bruscamente dall’intervistatrice:
“Senti Novak, conosciamo tutti il tuo talento di imitatore. Mi è giunta voce però che, oltre a parodiare i tuoi colleghi, ultimamente stai perfezionando l’imitazione di tuo figlio Stefan, ce la puoi proporre?” (Nole fa finta di arrossire mentre il pubblico lo incita).
“D’accordo ragazzi, ma solo perché siete voi”. (A questo punto Nole comincia a gattonare per il campo sbavandosi sulla maglietta, fino a raggiungere l’intervistatrice e simulare l’allattamento: pubblico in visibilio).
“Prima di salutarvi vorrei tornare serio per un attimo, invitando Amnesty International a fare tutto il possibile per togliere dalle patrie galere l’erede naturale del Mahatma Gandhi: Fabrizio Corona Libero!!!!”