Becker difende Djokovic: “Eccessive le critiche nei suoi confronti”

All'ex coach di Novak non sono piaciute le critiche piovute sul campione serbo

L’Adria Tour che doveva essere una semplice “sgambata” tra amici rischia di diventare la vera bomba del 2020, non tanto per le conseguenze sanitarie legate ai giocatori e le persone coinvolte (è di queste ore la positività anche di Goran Ivanisevic), ma per gli strascichi che questa esibizione sta lasciando nel mondo del tennis a tutti i livelli: giocatori, organizzatori, tifosi.
Se i colleghi di Djokovic ci sono andati giù pesanti con il numero 1 del mondo (Kyrgios, Rubin, Murray per citarne alcuni, soltanto Simon e Donna Vekic per il circuito femminile hanno parlato di eccesso di critiche) qualcuno in difesa di Novak arriva dal suo passato e dal passato (e che passato) di questo sport: Boris Becker.

Il tedesco ex numero 1 del mondo ed ex coach di Djokovic si è schierato in difesa del serbo: “Voglio difenderlo-ha dichiarato. Penso che le critiche che sta ricevendo siano ingiuste. Le motivazioni che hanno spinto Djokovic ad organizzare il torneo e gli altri tennisti a partecipare sono giusti. Sono d’accordo sul fatto che la festa ed altri comportamenti visti in quei giorni non erano necessari, ma quando avevo 30 anni e vedevo i miei amici mi piaceva anche a me divertirmi un po’. È stato fatto tutto per le giuste ragioni, spero che tutti guariscano presto e credo che la stagione possa riprendere in sicurezza”.
Anche Paul Annacone, ex coach tra gli altri di Federer e Murray, ha in parte giustificato attraverso Sports Illustrated quanto successo in Serbia: “Erano li per una buona causa, guidati dalla giuste ragioni, il risultato finale è stato disastroso”.
Il vero problema al di la dell’immagine del numero 1 del mondo e del suo ruolo come rappresentante degli altri giocatori (che sembra a rischio) rimane la tempistica di quanto accaduto.
Teoricamente, dopo tanta fatica e mesi di incertezze era stata trovata una data per la ripresa del circuito maschile e femminile ed era fissata per i primi di agosto. A poco più di un mese da questo che può essere definito un traguardo l’Adria Tour getta ombre pesanti e qualche perplessità sulla ripresa della stagione, oltre a un senso di fastidio che si percepisce in tutti i protagonisti del mondo tennistico. Vedremo cosa accadrà nelle prossime settimane.     

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