Sui campi da tennis non si gioca ma di certo anche in questo periodo non ci si annoia. Quasi quotidianamente assistiamo a dichiarazioni polemiche legate soprattutto allo stravolgimento di questa disgraziata stagione 2020 con eventi cancellati o posticipati a chissà quando.
In questi giorni a far parlare di se è stato l’ex coach di Dominich Thiem, Günter Bresnik per un motivo del tutto diverso rispetto alla situazione che stiamo vivendo. In un’intervista rilasciata alla tv austriaca Laoa1, Bresnik ha attaccato duramente il suo ex assistito.
In realtà il rapporto tra Bresnik e Thiem è terminato da oltre un anno, dopo che il coach viennese aveva seguito l’attuale numero 3 del mondo per oltre quindici anni. Sembrava che i due si fossero lasciati anche in maniera pacifica, anche dopo gli Australian Open persi in finale da Thiem l’allenatore aveva parlato dei progressi fatti dal ragazzo con il suo nuovo coach e di quanto fosse ormai vicino al vertice.
Dalle parole rilasciate alla tv tedesca sembra invece che il vecchio maestro di Thiem abbia decisamente cambiato idea:
“Mi rendo conto ogni giorno che passa di quanto fossero ingiusti nei miei confronti (riferito al tennista e al suo team).
Non hanno mostrato onestà, lealtà e valori. Sono un po’ arrabbiato perché mi sono sentito tradito. Ho dato molto per quella squadra. Senza di me Thiem sarebbe un giocatore della categoria Futures”.
Evidentemente qualcosa si era incrinato nel rapporto tra l’ex coach e lo staff tecnico di Thiem e in questo periodo in cui il tennis manca Bresnik ha voluto mettere in chiaro alcune cose relative alla separazione.
Al momento non si può quantificare quanto abbia influito il tecnico viennese sul talento austriaco. Evidentemente un coach che ti segue per quindici anni, ovvero da quando Thiem era un ragazzino non può non influenzare il gioco e l’uomo. È però altrettanto vero che forse il vero salto di qualità di Thiem è avvenuto nel 2019 e presumibilmente la sua crescita sarebbe continuata in questo 2020 dove l’austriaco ha sfiorato la sua prima vittoria in uno slam.
Giusto un mese fa dopo la vittoria sfiorata da Thiem in Australia lo stesso Bresnik dichiarava: “Thiem era arrivato a un momento della sua carriera in cui un vecchio maestro come me non sarebbe stato più funzionale alla sua crescita” a dimostrazione che forse il percorso intrapreso un anno prima era quello giusto. Peccato che probabilmente per questo 2020 mancheranno i banchi di prova per capire cosa poteva fare Thiem, vedremo cosa succederà a fine anno o nel 2021.