È da ormai più di un anno che Carlos Moya siede stabilmente nel box di Rafael Nadal in qualità di primo allenatore e gli straordinari risultati raggiunti dal maiorchino nel 2017 spiegano in modo perfetto il perché. Moya, infatti, è stato in grado di aggiungere alcune piccole, ma fondamentali, varianti al gioco di Nadal, rendendolo ancora più competitivo e vincente, anche se, come lo stesso Moya ha voluto specificare, gran parte del merito è da attribuirsi al suo caro amico Rafa.
“Sapevamo perfettamente che il tipo di cambiamento che avevamo in mente non poteva essere fatto dall’oggi al domani, volevamo un Rafa più aggressivo, con una seconda di servizio più efficace… in questi casi quello che devi fare è lavorare con costanza per migliorare passo dopo passo”, ha detto Moya ad AS.
“Il ginocchio non ci ha permesso di lavorare molto alla fine dello scorso anno, ma sta giocando bene e con fiducia”. Alla domanda su quanto possa andare lontano Nadal in questo Australian Open, Moya ha risposto: “Non è matematica. Ha bisogno di rimanere su questo ritmo e di continuare a giocare bene, ma anche i suoi avversari hanno le loro ambizioni e sono in grado di battere chiunque”.
Sulla relazione con Rafa, Moya ha speso bellissime parole: “C’è tempo per tutto. Delle volte sono il suo allenatore, ma non smetto mai di essere suo amico; è chiaro che ci sono sia momenti di tensione che di svago. È molto rispettoso nei confronti della sua famiglia, degli amici e del suo team. Questo rende tutto più facile”.