Come vanno scalati i punti dopo la sospensione dei tornei?

A causa dell'emergenza Coronavirus, il torneo di Indian Wells è stato cancellato. In questo pezzo, proviamo ad analizzare come le conseguenze della sospsensione si riverberano sui gocatori, impossibilitati a difendere i punti dello scorso anno.

Nella mattina italiana, è arrivata una notizia che ha sconvolto il mondo del tennis: il torneo di Indian Wells (primo Master 1000 della stagione, considerato il “quinto Slam”) è stato sospeso, a causa del Coronavirus.  Alla base della decisione degli organizzatori, vi è stata la scoperta di un caso Covid19 nella Coachella Valley, tale da giustificare la volontà di di cancellare il torneo per evitare un contagio di massa.

In seguito a tale scenario che non aveva mai avuto precedenti nella storia, si dipanano molte domande da parte degli appassionati di tennis, che in particolar modo si chiedono che cosa succederà al Ranking, data l’impossibilità dei giocatori di difendere i punti conquistati l’anno scorso nel torneo californiano? Proviamo a spiegarlo.

Innanzitutto, è molto probabile che Indian Wells non sarà l’unico torneo sospeso. E non solo: dopo Miami, si apre la stagione su terra battuta in Europa (Montacarlo, Madrid, Roma e Roland Garros), il continente che, numeri alla mano, sta raccogliendo numeri maggiori di contagio dopo la Cina. Per cui, non sarebbe così surreale immaginare uno stop del tennis in questi due mesi.

A questo punto, torniamo alla vera quaestio dell’articolo: come verranno scalati i punti che sono stati conquistati dai giocatori nel 2019, nel caso in cui (come probabile che sia) questi tornei vengano cancellati? Essendo la classifica Atp un sistema basato su 52 settimane, se un torneo viene sospeso (come nel caso di Indian Wells), quei punti conquistati nel 2019 scompariranno completamente, non verranno conteggiati per l’edizione 2021.

Pertanto, Dominic Thiem, vincitore dell’edizione 2019 di Indian Wells, perderà i suoi 1000 punti e non sarà in grado di aggiungerne alcuno alla sua classifica. Lo stesso accadrà per Roger Federer (ancora convalescente) che perderà i 600 punti della finale del torneo californiano, e in più i 1000 punti della vittoria del Master 1000 di Miami, anche se  lo svizzero li avrebbe persi comunque, dato l’infortunio al ginocchio.

Coloro che trarrebbero maggiore svantaggio da questo sistema, sono quei giocatori che hanno raggiunto le ultime fasi dei tornei, appena arrivati nel circuito, in quanto perderanno la possibilità di difenderli. In attesa di una conferma ufficiale circa la sospensione dei tornei a causa del Coronavirus, la classifica subirà una significativa perdita di punti. Nel caso più irreale che ipotetico in cui non si giocasse nei prossimi 12 mesi, i giocatori avrebbero tutti 0 punti in classifica e si rinizierebbe da 0, in una situazione che non ha eguali nell’Era Open.

Novak Djokovic e Rafael Nadal, impegnati nella lotta al n.1 del mondo, veleggiano verso porti sicuri, in quanto nei prossimi tornei a venire difendono pochi punti in classifica: lo spagnolo perderebbe solo i 360 punti della semifinale di Indian Wells e i 360 della semifinale di Montecarlo; il serbo invece difende solo 135 punti tra Indian Wells e Miami e 180 di Montecarlo. Da Madrid in poi, i due avrebbero più punti da perdere: Djokovic perderebbe i 1000 punti del torneo spagnolo, più 600 punti della finale di Roma, i 720 punti della finale del Rolland Garros e i 2000 punti della vittoria di Wimbledon, per un totale di 4320 punti. Nadal invece avrebbe da perdere i 360 punti della semifinale di Madrid, i 1000 punti di Roma, i 2000 punti del Roland Garros e i 720 di Wimbledon, per un totale di 4080 punti.

Quindi, l’emergenza del Covid 19 porterebbe a scenari davvero folli nel mondo tennistico.

 

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