Dimitrov, il 2017 sarà l’anno del rilancio?

Grigor Dimitrov, dopo il successo ottenuto a Brisbane, ha posto fine a un digiuno di trofei di oltre due anni e mezzo. Le sue parole hanno rilanciato il guanto di sfida: il 2017 può veramente essere l'anno della consacrazione.

Grigor Dimitrov con un trofeo tra le mani: è questa l’ultima scena della finale di Brisbane vinta contro Nishikori che ha fatto tornare di nuovo in auge il nome del tennista bulgaro. Un’immagine che non si vedeva da oltre due anni per un’astinenza sicuramente troppo prolungata per un giocatore dal talento cristallino, ma incapace di gestire la pressione nel paragone con Federer.

UNA SETTIMANA PERFETTA – Dimitrov si è imposto a Brisbane coronando un torneo giocato al massimo in cui è stato capace di eliminare ben tre top ten (Thiem nei quarti, Raonic in semifinale e Nishikori nell’atto conclusivo) dando spolvero a un gioco votato all’attacco e riducendo drasticamente gli errori gratuiti, suo tallone d’Achille negli ultimi ani.

GLI ULTIMI 12 MESI – L’ultima stagione per il bulgaro è stata tutto fuorché positiva: nessun risultato degno di nota, eliminazioni precoci negli slam e solo tre finali raggiunte (tutte perse) in tornei non di primo ordine. Ripartire da questi risultati non è stato facile e, come raccontato al termine della sfida contro Nishikori, uscire da una sorte di maledizione in questo sport è molto difficile. Lo stress che comporta questa attività è impensabile: si viaggia per oltre 23 settimane l’anno e ogni giorno si è concentrati solo su una cosa: come migliorare il proprio livello di tennis.

SEGNALI INCORAGGIANTI PER L’AUSTRALIAN OPEN- Dimitrov intravede dei buoni spiragli per il prosieguo della carriera ammettendo di non ricordarsi l’ultima volta che si sentiva così bene, sia in campo che fuori. “Una delle cose che mi rende più felice è la mia mentalità e la mia positività: anche se ci sono momenti difficili, io continuo a crederci senza mollare.” E’ con questo spirito che il bulgaro, attuale numero 16 del mondo, si presenterà ai nastri di partenza del primo slam della stagione, l’Australian Open e, seppur con una testa di serie non altissima, proverà a spingersi oltre i quarti di finale, suo miglior risultato in questo torneo, candidandosi come un ostico outsider.

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