“Probabilmente ho sbagliato il colpo più facile dell’ intera partita”.
Queste le parole di Alexander Zverev in conferenza stampa , subito dopo la sconfitta subìta da Rafa col punteggio di 6-7 (8) 6-0 7-5.
Un match che comunque ha detto tanto sugli enormi progressi fatti dal piccolo di casa Zverev. Il diciannovenne tedesco , fratello di Micha, respira tennis da sempre. Un metro e novantotto centimetri di fisico ancora un po’ leggero, ma sufficienti per un servizio letale, un rovescio naturale ed un dritto che devasta. Giocatore completo e solido, Sacha.
Due anni sono ormai trascorsi dall’exploit di Amburgo 2014, dove si arrese solo in semifinale a David Ferrer; due anni in cui Alexander ha dimostrato costanti segnali di crescita.
Ieri, ad Indian Wells, la prima grande opportunità di cogliere “la vittoria “ che può mutare il volto di una carriera. Opportunità sprecata contro un Nadal non irresistibile. Il talento tedesco sbaglia la più semplice delle volee di dritto sul 5-4, nel terzo e decisivo parziale.
Rafa coglie al volo il buco nero in cui si può precipitare dopo un così fatale errore, e fa suo il match. L’inesperienza è, per ora, l’ inevitabile compagna di viaggio per Sacha.
“ Fa male adesso , ma continuerò a lavorare duro . Questo non cambia nulla”
Si, fa male perdere così, ma il futuro sembra appartenere a questo ragazzo che nella press-room aveva dipinta sul volto la più cocente delle delusioni ma che, ne siamo certi, è destinato a scrivere grandi pagine di tennis.