Dopo l‘arcinota tonsillite che ha infiammato la gola di Sinner e le pagine social per giorni e giorni, Jannik è finalmente tornato a fare sul serio in vista del Masters 1000 di Montreal.
La volpe dolomitica, superata la delusione olimpica, ha condiviso in perfetto stile sinneriano la sua gioa per il ritorno alle competizioni:
“Bello ricominciare ad allenarsi e non vedo l’ora di ripartire da qui”.
La direttrice del torneo Valerie Tetreault ha già ufficialmente confermato l’arrivo in Nord America del Numero Uno del mondo, notizia in realtà superata in velocità dalla storia Instagram pubblicata da Darren Cahill in aeroporto, con il super-mega-coach comodamente sdraiato di fronte alla scritta Air Canada.
Dunque chiara ed inequivocabile la destinazione del volo dell’australiano, partito per raggiungere Jannik nel Paese della foglia d’acero, con il naturale obiettivo di difendere i 1000 punti conquistati qui la scorsa stagione.
Martedì 6 Agosto infatti, a Montreal parte la Rogers Cup, il sesto Masters stagionale, di cui Jannik è campione uscente. L’altoatesino, trionfando qui l’anno scorso contro l’amico Alex de Minaur, diede una svolta decisiva alla propria carriera ad altissimi livelli, fino a raggiungere la vetta dorata delle classifiche mondiali.
Sebbene Jannik dichiari di non seguire il mondo social in particolare ed in generale quanto si racconta su di lui, non può non essere stato raggiunto e toccato dalle infuocate ed ingiuste -a parer mio- polemiche che sono scaturite in seguito alla sua rinuncia olimpica.
Jannik una volta per tutte vorrà spegnere sul campo le critiche fin troppo esagerate che lo inseguono da giorni e dimostrare a tutto il mondo del tennis chi sia il Numero Uno del circuito. Mi aspetto uno Jannik scintillante e vincente, a partire dal Canada, passando poi per Cinicinnati, per giungere infine agli US Open, dove il nostro campione non lascerà nulla di intentato per pareggiare i conti Slam con l’amico Carlitos.
Le sconfitte al quinto set di Parigi e Londra, con Alcaraz prima e con Medvedev poi, sono ferite che ancora bruciano, al di là delle dichiarazioni di Jan. Sono certo come l’azzurro non veda l’ora che la battaglia abbia inizio per mettere tennisticamente a ferro e fuoco il continente nordamericano.
Mi aspetto un infuocato Agosto sinneriano e se ho imparato a conoscere Jannik in questi anni di carriera, non rimarremo certamente delusi.