Terminata la stagione tennistica, é tempo di fare bilanci e proiezioni in vista del 2019. Il profilo più interessante emerso nei Challenger quest anno è sicuramente Ugo Humbert francese classe 1998 che nel 2018 ha portato a casa 6 titoli Challenger e un secondo turno agli US Open portando Wawrinka agli straordinari. Humbert é mancino, gioca benissimo sulle superfici veloci grazie a un servizio ottimo e un gioco molto aggressivo nonostante le poche discese a rete dove sicuramente ha bisogno di migliorare. Il francese, é il principale indiziato a un ruolo da protagonista nel circuito maggiore dopo i titoli vinti nel circuito Challenger. Il secondo indiziato per il salto di qualitá nel 2019 é sicuramente Filippo Baldi. L’italiano classe 96, ha vinto un solo titolo Challenger a Ismaning ma ha dimostrato di avere tanto tennis nelle corde della sua racchetta. Baldi é molto bravo da fondo, abile a manovrare con il diritto e forte di una straordinaria difesa. Molto bravo anche a rete e con un buon servizio anche se va migliorata la percentuale di prime palle in campo (63,3%) unica pecca significativa, un rovescio che anche a causa di problemi al polso, spesso non é incisivo e sicuramente non é a livello del diritto. Certamente noi italiani ci aspettiamo la sua esplosione avendo un tennis molto adatto ai tempi che corrono e ancora l’etá dalla sua parte. Terzo indiziato a mio avviso è l’australiano Alexei Popyrin classe 1999 ricorda il primo Xavier Malisse agli addetti ai lavori. Diritto fulminante, ottimo rovescio e rapiditá di gambe, estro e imprevedibilità, prima di servizio incisiva anche se con percentuali di entrata bassissime(59,3) e un buon gioco a rete. Se la palla dell’australiano inizia a diventare pesante lo vedremo stabile tra i protagonisti del circuito maggiore. Quarto indiziato é l’americano Michael Mmoh classe 1998, ha vinto due titoli Challenger in questo 2018 ma è stato fermato spesso da qualche problema fisico. Velocissimo in campo con un ottimo rovescio e una buona prima di servizio, il n 103 del mondo pecca un po di costantanza e leggerezza ma come detto per Baldi, ha un tennis adattissimo ai tempi che corrono. Quinto indiziato non per ordine di importanza é sicuramente Reilly Opelka gigante americano vincitore di 3 titoli Challenger. Individuato da tutti come l’erede di Isner é sicuramente un giocatore molto simile a “Big John” anche se in campo é molto agile a dispetto della stazza. Sicuramente in comune hanno un servizio fuori dalla norma( Il 22% dei suoi punti sono ace) Reilly ha anche un discreto rovescio e un diritto piatto ma che spesso gioca anche in top con un peso di palla notevole e difficile da contrastare. Al momento insieme a Humbert é forse l’unico ad avere un peso di palla uguale a quello dei top. Questa è la top 5 a mio avviso ma non dimentichiamo altri tennisti come Prajnesh Gunneswaran, Lloyd Harris, Juri Rodionov, Miomir Kecmanovic, e Christopher Eubanks senza citare tennisti come Hubert Hurcacz che ormai sono giá stabili nel circuito maggiore. Insomma tutti profili interessanti che reciteranno a mio avviso un ruolo da protagonista o che comunque faranno più spesso parte del circuito maggiore.
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Filippo