Nicolas Almagro: “Ho 10 milioni in banca, non mi cambiano niente 50.000$ in più”

Botta e risposta in sala stampa tra Nicolas Almagro e chi lo ha accusato di essere sceso in campo solo per intascare il premio partita. Da che parte stai?

Curioso quanto spiacevole episodio accaduto in conferenza stampa a Nicolas Almagro. Lo spagnolo, da tempo alla ricerca della forma perduta è stato accusato di essere sceso in campo per intascare il premio partita.

I FATTI.  Almagro risente dal 2014 di un’infortunio raro e doloroso: un ispessimento con edema e gonfiore al calcagno. Sono tre anni infatti che il murciano, in campo sempre più nervoso, non raggiunge più i suoi livelli. A Melbourne si è ritirato dopo appena venti minuti, sotto di quattro giochi a zero, al primo turno degli Australian Open. Due settimane fa, dopo avere avvertito un fastidio durante un match a Doha, Almagro che sulla terra battuta ha dato filo da torcere persino al Nadal dei tempi migliori, si era sottoposto ad una TAC. Ieri è sceso ugualmente in campo contro il francese Jeremy Chardy ma i risultati non sono stati dei migliori. Dopo avere perso quattro games di fila, si è ritirato, ufficialmente per problemi alle caviglie.

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“Ho provato a giocare durante la settimana. E’ stata molto dura, ho fatto una risonanza magnetica e il risultato non era buono. Questo è tutto. Avevo considerato l’opportunità di ritirarmi ma durante la settimana mi ero comunque allenato. Così sono sceso in campo. Ma ho sentito di nuovo il problema e mi sono dovuto ritirare.”

LA POLEMICA. Agli Australian Open è previsto un premio partita di 50.000$ australiani (circa 35.000 € ) per chi esce al primo turno, non importa se in cinque set dopo 5 ore di partita od in appena venti minuti. Il commentatore australiano Todd Woodbridge si è, quindi, chiesto se lo spagnolo non avesse fatto meglio a lasciare spazio al lucky loser, piuttosto che scendere in campo per intascare il premio partita (12.500 a game!).

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LA REPLICA – Lo spagnolo, in un comunicato stampa di fuoco ha così replicato. “A chi si è interessato del mio ritiro agli Australian Open vorrei dire che giudico tremendamente offensivo quanto ha detto sul mio conto. Gioco da 15 anni. E sono animato esclusivamente dalla competizione e dalla voglia di vincere. Oltre questo, a febbraio nascerà il mio primogenito e quindi salterò diversi tornei nei prossimi mesi. Quindi per me era  molto importante scendere in campo per cercare di fare qualche punto così come ho già fatto in numerose altre occasioni, nonostante il dolore.” Almagro, professionista dal 2003, ricopre la posizione numero 42 del ranking. Nel 2011 ha raggiunto il suo best-ranking di numero nove del mondo.  “Sono sceso in campo perchè ero convinto di poter giocare. Sono stato un top-10 ed ho più di 10 milioni di dollari in banca… Non gioco per 50.000 $. Non è questa la ragione.”

Se dovesse essere introdotta anche per i tornei del grande slam, Almagro, avrebbe potuto beneficiare di una nuova regola introdotta dall’ATP per garantire lo spettacolo: la “On-site Withdrawal/Lucky Loser Compensation”. Secondo questa regola, introdotta dal primo gennaio, per un periodo di prova della durata di un anno, un giocatore che, già, prima di scendere in campo sa di essere infortunato ma, si trova già nel luogo del torneo, ha comunque diritto a ricevere il prize-money previsto per quell’incontro, anche, nel caso in cui si dovesse ritirare.

Proprio il portavoce dell’ATP ha confermato che questo sarebbe stato uno dei casi emblematici per i quali la norma è stata prevista. “Abbiamo introdotto la norma dal primo gennaio nel circuito ITF ma non abbiamo ancora avuto la ratifica per poterla applicare anche nei tornei del grande slam. Ci sono parecchi passaggi per approvare una nuova norma  e non è facile superarli tutti in breve tempo. Al momento, inoltre, sarebbe ancora da definire se il giocatore che si ritira prima del match ha diritto al 100% del premio o solamente al 75%”. Intanto, Jeremy Chardy, numero 72 del mondo, ringrazia: “Bene, un match facile non è mai una cattiva cosa in un torneo lungo come questo.”

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  1. Ha fatto bene, perlomeno ha zittito chi, come molti dice certe scempiaggini, del tipo, la Ivanovič sta con Schweinsteiger x soldi, si, xchè lei ha proprio bisogno di soldi, eh, ma….soldi chiamano soldi… , certo, ma se io avessi 50 milioni in banca andrei a cercarmene una buona, soldi o meno, quelli appunto li avrei già…..solite cretinate che la gente spara oramai non ci faccio neanche più caso

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