Novak e Jelena: una storia lunga 12 anni

Come Mirka per Federer, Jelena Ristic per Novak Djokovic non è stata solo la compagna di vita, ma anche un supporto fondamentale per la sua carriera. Nonostante le voci su possibili crisi, la coppia resiste: ecco come è nata.

I box dei tennisti del circuito ATP sono spesso sovraffollati. Tra allenatore, fisioterapista, sparring partner, c’è però sempre il posto per una figura femminile. Parenti e mamme, ma, molto più frequentemente, partner di vita. Quando pensiamo a Federer, ad esempio, non possiamo non associarlo alla sua Mirka, che soffre in silenzio in ogni match. Dalla bella Ester Satorova, moglie di Tomas Berdych, all’italiana Pennetta, compagna di Fabio Fognini.

Tra tutte, però, spicca un nome di una donna che ha dedicato gran parte della sua vita al suo innamorato: Jelena Ristic. Suo marito, infatti, è nientepopodimeno che l’ex numero uno del mondo, Novak Djokovic. Con la sua eleganza, Jelena segue da più di dieci anni il campione serbo in giro per il mondo. Jelena e Novak si conoscono per la prima volta nella scuola superiore che entrambi frequentavano a Belgrado. Lui, ragazzino energico con in mente il centrale di Wimbledon; lei, studiosa e ambiziosa, col sogno di studiare fuori dalla Serbia. I due si frequentano per qualche tempo, e, all’età di 18 anni, si fidanzano. Le loro strade però, fin d’allora, erano costrette a dividersi. Novak si reca in Germania, in un’accademia di tennis. Jelena, invece, segue il suo sogno e decide di andare a studiare alla prestigiosa Bocconi di Milano. “La nostra relazione era come un film di fantascienza. Io ero un’umile studentessa, lui un giovane giocatore di tennis che non aveva tanti soldi da sperperare”, ha rivelato Jelena ad un giornale serbo. “I voli arei erano troppo cari all’epoca, perciò decidevamo con cura quando vederci”.

Djokovic e Jelena Ristic
Djokovic e Jelena Ristic

Di certo non si può definire una relazione noiosa, la loro, divisa tra campi da tennis e volumi di economia. In un modo o nell’altro, i due giovani serbi riescono a far fronte ai problemi della lontananza. In un’intervista per Jacob’s Creek, Nole ha rivelato i dettagli del loro primo, e imbarazzante, appuntamento. “Eravamo a Montecarlo e io decisi di portarla in uno dei ristoranti più in voga. Volevo fare bella figura!” racconta il dodici volte campione Slam. Arrivati al ristorante, Novak, convinto di fare del bene, ordina una tartare di carne, ma, all’arrivo del piatto le cose si fanno divertenti. “Non avevo idea di cosa fosse una tartare, e non avrei mai immaginato che fosse carne cruda!” afferma ridendo. “Ora ogni volta che leggiamo “tartare” su un menù, scoppiamo a ridere”. Dopo aver terminato gli studi, Jelena decide di seguire il fidanzato nei vari tornei del circuito ATP. Il Novak Djokovic degli anni 2008-2010, però, non era sicuramente paragonabile a quello che è ora. Il motivo, scoperto successivamente, era la sua grave intolleranza al glutine. L’idea di sottoporlo ad esami specifici fu proprio della stessa Jelena che, durante un weekend di Coppa Davis in Serbia, fece conoscere a Nole il dottor Igor Cetojevic, artefice della rinascita del serbo.

Gli anni passano e la coppia “made in Belgrado” appare sempre più forte ed unita. Jelena non solo ha a cuore la carriera del marito, ma tiene particolarmente ad aiutare chi è meno fortunato di loro; con l’aiuto fondamentale di Novak, apre la Novak Djokovic Foundation. La fondazione aiuta i bambini dai tre ai sei anni che vivono in zone povere e problematiche, come Serbia, Bosnia, Croazia, ma anche parti dell’Australia e Stati Uniti. Lo scopo è quello di garantire ai piccoli un’adeguata istruzione, che possa permettergli di poter sognare in grande nella vita. “Sono orgogliosa di tutti i nostri progetti perché cercano di affrontare il problema dalla radice. Per esempio, attraverso il progetto School for Life stiamo avviando attività prescolastiche nelle zone svantaggiate della Serbia” ha detto Jelena a Alley Oop. Lei, Ambasciatore nel mondo che siede nel Consiglio d’Amministrazione, si impegna giorno dopo giorno affinché la fondazione possa crescere ed espandersi. Tramite importanti donazioni, da UNICEF, Banca Mondiale e Banca Intesa, infatti, la Novak Djokovic Foundation, ha investito più di due milioni e mezzo di dollari per i progetti in Serbia.

La foto che Novak ha pubblicato sul suo profilo Instagram per celebrare i 12 anni con Jelena
La foto che Novak ha pubblicato sul suo profilo Instagram per celebrare i 12 anni con Jelena

Donna innamorata, in carriera e, da poco, mamma per la seconda volta. Dopo la nascita di Stefan, primogenito, è recentemente venuta al mondo Tara. I loro due piccoli pargoletti, perciò, spazzano via le malelingue che vedevano in loro una crisi che sarebbe dovuta sfociare in un divorzio. Si sa, i giornali di gossip sono sempre pronti ad urlare allo scandalo e ad interpretare ogni cosa come una crisi di coppia. C’è da dire, però, che negli ultimi mesi, tra Jelena e Novak, qualcosa sembrava essersi rotto realmente. Lei sempre meno presente ai match di Nole; quest’ultimo che si lasciava scappare qualche parola sgarbata durante le dirette Facebook. Insomma, dopo anni di amore, pareva essere arrivata la fine. L’annus horribilis tennistico del serbo, inoltre, sembrava riflettere in tutto e per tutto i suoi problemi personali. L’altro giorno, invece, con una foto, Nole ha ribadito ancora una volta il suo amore verso la trentunenne serba. “Insieme al mio amore da dodici anni, amando ogni singolo minuto di questi”. Così dice la descrizione sotto ad una vecchia immagine dei due piccioncini, postata da Novak su Instagram. Di fronte ad una foto del genere, di due semplici ragazzi che si amano, non si può non augurare loro il meglio. Questa storia supera di molto il tennis. Jelena per Nole, come Mirka per Roger o come Steffi per Andre, è più di un supporto. Tutte loro sono vere e proprie ispirazioni per i rispettivi mariti. Sono aiuti concreti, spalle su cui piangere e punti di riferimento. Ora, Jelena e Novak sono più forti di prima; sono persone diverse, più mature e responsabili, ma il loro amore, nonostante gli anni, rimane sempre lo stesso: tra tennis, bambini e tartare.

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