Che Rafa Nadal non stia attraversando uno dei periodi più floridi della sua carriera ormai è fuor di dubbio, ma se vi dicessimo che ci troviamo di fronte addirittura al peggior Nadal degli ultimi nove anni, ci dareste degli esagerati?
Già, avete capito bene, abbiamo proprio detto nove anni, badate bene non parliamo per partito preso o per becere ragioni di tifoseria, bensì perché dopo esserci messi carta alla mano ad esaminare anno dopo anno, stagione dopo stagione, i primi tre mesi del maiorchino in ciascuna di esse, abbiamo capito di poterne trarre una sola conclusione: nel suo complesso, l’attuale primo trimestre di Rafael Nadal è stato il peggiore sin dal lontano 2006.
Negli ultimi dieci anni, Nadal ha raggiunto questi risultati nei primi tre mesi dell’anno:
2015 – Doha (primo turno), Open d’Australia (quarti di finale), Rio de Janeiro (semifinali), Buenos Aires (campione), Indian Wells (quarti di finale), Miami (terzo turno).
2014 – Doha (campione), Open di Australia (finalista), Rio de Janeiro (campione), Indian Wells (terzo turno), Miami (finale).
2013 – Viña del Mar (finalista), San Paolo (campione), Acapulco (campione), Indian Wells (campione).
2012 – Doha (semifinali), Open di Australia (finalista), Indian Wells (semifinale), Miami (semifinale).
2011 – Doha (semifinali), Open di Australia (quarti di finale), Indian Wells (finalista), Miami (finalista).
2010 – Doha (finalista), Open di Australia (quarti di finale), Indian Wells (semifinale), Miami (semifinale).
2009 – Doha (quarti di finale), Open di Australia (campione), Rotterdam (finalista), Indian Wells (Campione), Miami (quarti di finale).
2008 – Chennai (finalista), Open di Australia (semifinali), Rotterdam (secondo turno), Dubai (quarti di finale), Indian Wells (semifinale), Miami (finalista).
2007 – Chennai (semifinali), Sidney (primo turno), di Open d’Australia (quarti di finale), Dubai (quarti di finale), Indian Wells (Campione), Miami (quarti di finale).
2006 – Marsiglia (semifinali), Dubai (campione), Indian Wells (semifinale), Miami (secondo turno).
2005 – Doha (quarti di finale), Auckland (primo turno), l’Australia Open (quarto turno), Buenos Aires (quarti di finale), Costa do Sauipe (campione), Acapulco (campione), Miami (finalista).
Questo e quello che dicono precedenti e matematica, a questo punto ovviamente, per completezza e correttezza vanno fatte una serie di precisazioni, prima di tutto vanno calcolati il passare del tempo e gli infortuni, vanno calcolati gli avversari, le nuove leve che avanzano e che non hanno alcun timore reverenziale ma solo fame di vittoria e poi va precisato che non sempre il primo trimestre dell’anno è stato indicativo per il suo proseguo di stagione.
Provate a pensare ad esempio al 2010, anno iniziato senza alcuna vittoria ma che ha finito per concludere con ben tre titoli del Grande Slam da riporre in bacheca. O allo stesso 2005, anno in cui vincendo il suo primo titolo del Grande Slam ha dato il via al suo dominio sulla terra parigina, anche in quel caso la stagione era iniziata in modo tutt’altro che entusiasmante. E cosi dicendo potremmo andare avanti per ore, perché ormai lo sappiamo, con Nadal l’unica vera certezza è quella che “non si arrende mai”, negli anni abbiamo avuto modo di capirlo: in tutte le circostanze Rafa, da vero campione qual’è, troverà sempre il modo di essere competitivo, di tornare cioè al livello che più gli compete.
Non ci resta a questo punto che aspettare l’inizio della sua stagione, quella su terra, sicuri più che mai che il nostro eroe proprio come un moderno Anteo possa acquisire nuova linfa vitale dal solo contatto con il suo elemento, la sua tanto amata terra rossa. In bocca al lupo, campione.