Il nostro Jannik Sinner, con una prestazione magistrale, batte Roberto Bautista Agut e si qualifica per la sua prima finale in un Masters 1000 in carriera. Dopo aver perso un combattutissimo primo set per 7-5, il 19enne italiano completa una splendida rimonta vincendo secondo e terzo set, entrambi con il punteggio di 6-4.
Nel terzo parziale lo spagnolo conduceva addirittura 3-1. Ma Jannik non si è perso d’animo, ha continuato a picchiare con il suo destro potentissimo, giocando sulla stanchezza che Bautista cominciava ad accusare nel finale.
Pensate che Sinner è il più giovane ad arrivare in una finale di un Masters 1000, da Nadal a Madrid 2005. A quel tempo l’azzurrino aveva appena 3 anni e mezzo.
Ed è ancora più bello tutto ciò che sta succedendo se si considera che nel 2008, Jannik Sinner diventava campione italiano della sua categoria. Ma non a tennis, bensì nello sport più importante della sua zona, lo sci. E dopo 13 anni Jannik è lì a giocarsi il trono di un Masters 1000 di tennis. Una cosa che è riuscita solamente ad un altro italiano, ovvero Fognini a Montecarlo 2 anni fa, dopo aver battuto Nadal in semifinale. Fabio, poi, ha anche vinto quel torneo e tutti noi speriamo che anche Sinner possa farcela.
Queste le parole di Jannik a fine partita: “È incredibile, sono felicissimo. È stata una semifinale difficile da giocare, quella con Bautista è stata una dura battaglia. Vincere oggi vuol dire tanto per me. All’inizio eravamo tutti e due un po’ tesi, non era facile giocare bene, c’era anche molto vento. Ho cercato di servire meglio, di farlo muovere di più e di mischiare le carte; questa è stata la chiave della partita.
Alla fine ho sentito un po’ più di ritmo e mi sono detto di provare a dare il tutto per tutto. È andata bene. 3-3, 0-40 nel secondo set? Quando sei sotto 0-40, devi solo continuare a combattere. Quel gioco mi ha aiutato e ha cambiato un po’ la partita. Alcuni punti possono decidere la partita e conferirti maggiore forza”.
Jannik ha poi espresso un desiderio: “Hubi (Hubert Hurkacz, ndr) è il mio migliore amico sul Tour, ci troviamo davvero bene in doppio ed è un bravissimo ragazzo. Mi ha scaldato prima di scendere in campo per i quarti contro Bublik. Sarebbe bello giocare una finale contro di lui, ma entrambi scenderemmo in campo per vincere”.
Nella notte Jannik è stato anche accontentato, dato che il polacco ha battuto il ben più quotato Andrej Rublëv in due set, con il punteggio di 6-3, 6-4. È un’occasione ghiottissima per il nostro azzurrino, che domani potrebbe davvero scrivere la storia vincendo un Masters 1000 ed inoltre entrare nei primi 15 del mondo.
Forza Jannik, facci sognare.