LA MEDAGLIA DI NEWCOMBE – Ashleigh Barty ha ricevuto il maggior riconoscimento australiano, cioè la medaglia di Newcombe alla favolosa cerimonia che si è svolta Lunedì scorso al Melbourne Palladium Ballroom. Il giorno dopo l’australiana che è balzata in top 20, era già in campo ad allenarsi “Non posso fare troppo tardi alla sera perché alla mattina comincio i miei allenamenti prima delle 8. Per forza devo essere a letto prima di mezzanotte”
IL 2017 UNA PIETRA MILIARE – La rivelazione non suona come una sorpresa, infatti è stato proprio il duro lavoro a premiare gli sforzi della Barty. La giovane aussie dopo essersi circondata di persone genuine, come lei, è rientrata nel mondo del tennis dopo uno stop di 19 mesi ed ha dovuto ricominciare dal circuito ITF, affrontando anche degli infortuni, per poi rientrare definitivamente nel circuito Wta e scalando la classifica dal n°271 al n°17. Ha conquistato il titolo a Kuala Lampur, è stata finalista a Wuhan e a Birmingham, ha raggiunto il terzo turno agli Australian Open e agli Us Open, battendo nel suo percorso top ten del calibro di Garbine Muguruza, Venus Williams, Karolina Pliskova, Jelena Ostapenko e Johanna Konta. “Sono stata bene in campo durante tutto l’anno sia fisicamente che come tennis, penso che il match a Brisbane in cui ho portato Angelique Kerber al terzo set sia stata una partita particolarmente straordinaria, anche se alla fine non ho conquistato la vittoria, premonitrice dei successi che poi sono arrivati a Wuhan e nel circuito asiatico. Sono fortunata ad essere nella situazione attuale, di poter entrare in campo e giocare con la testa libera il mio miglior tennis”
NEL 2018 LE CONFERME – L’anno prossimo ci saranno ovviamente altre sfide. Barty tornerà in campo in Gennaio agli AO col suo nuovo ranking di n°17 del mondo e con la derminazione di arrivare alla seconda settimana. Invece di sentire la pressione, la ragazza del Queensland è determinata come minimo a difendere coi denti la sua posizione “E’ stato un anno fantastico, una pietra miliare per me. Adesso se penso al 2018 mi sento eccitata, arrivare agli AO come top player! Amo giocare gli AO e l’estate australiana, mi aspetto di non dover subire da nessuno e di giocare il mio tennis al meglio. Sono fortunata ad essere in una nazione dove si gioca uno Slam, di essere supportata dal pubblico e di giocare i primi 2 mesi dell’anno in Australia. Agli Australian Open spero di fare ancora meglio dell’anno scorso, anche se in realtà ancora non posso dirlo, e comunque la strada è ancora lunga. Restiamo concentrati e giochiamoci un match alla volta!”