Ultimi passi per Carla Suarez Navarro nella lotta contro la malattia. In una recente intervista rilasciata a Ven a Canarias, la 32enne ha sottolineato l’importanza che, ancora una volta, ha avuto lo sport – e in particolare il tennis – nella sua vita: “È stato parte della mia quotidianità sin da quando ero piccola. Mi rende felice giocare era adesso che non mi alleno molto, anche solo guardarlo mi rende felice“.

Durante la battaglia contro il linfoma di Hodgkin, la giocatrice spagnola ha rivelato di non essersi posto la fatidica domanda Perché a me? che in molti si impongono in una situazione simile a quella che sta vivendo lei: “Non me lo sono mai chiesta perché è una di quelle cose che non si possono controllare” poi continua: “L’importante è rimanere positivi e non perdere mai la speranza. Ho sempre avuto l’obiettivo di guarire presto e per fortuna è la direzione in cui si stanno evolvendo le cose“.

In questo percorso Carla Suarez Navarro ha imparato qualcosa: “Il cancro mi ha insegnato a godermi un po’ di più il presente” spiega. Poi prosegue: “Ovviamente non è un modo piacevole per imparare questa lezione, non è stato facile passare attraverso tutto questo e non solo per me. Anche tutte le persone che mi vogliono bene e che sono intorno a me hanno sofferto“.

La giocatrice di Las Palmas, che ha sempre rivelato di voler tornare in campo per giocare almeno un torneo prima di dire basta – sognando le Olimpiadi – adesso inizia ad intravedere la luce in fondo al tunnel: “Sto finendo il trattamento e devo dire che mi sento abbastanza bene. L’obiettivo è trovare la felicità e si ci arriva attraverso il lavoro e l’apprendimento. Tutti gli sforzi fatti per raggiungerla la rendono ancora più speciale“.