Errani-Vinci, una rottura che merita rispetto

Le dinamiche presenti all’interno del circuito tennistico sono molte, spesso però fine a se stesse o comunque non estremamente vincolanti, vista la primaria importanza del tennis in singolare. Il doppio, di certo, è un’altra cosa, eppure si vedono avvicendamenti da un torneo all’altro, coppie che si separano per fattori tecnici o per motivi personali, non suscitando comunque così tanto scalpore da far girare all’unisono i microfoni delle tv internazionali.

Ciò che è successo nell’ultimo periodo, d’altro canto, non solo ha totalmente condizionato una Nazionale che tra breve sarà alle prese con uno spareggio per restare nel World Group, ma oltretutto ha fatto calare il sipario su una delle coppie di doppio femminile più vincenti della storia recente, in assoluto per quanto riguarda il tennis italiano. Sara Errani e Roberta Vinci, campionesse in singolare ma soprattutto in doppio, per tutte queste settimane sono sembrate una cosa sola, amiche inseparabili e l’una sostegno e supporto dell’altra; che la fine del loro rapporto sia arrivata a causa di un litigio sembra cosa appurata, nonostante il comunicato ufficiale che lascerebbe intendere di una separazione per motivi di obiettivi personali e di stanchezza.

Proviamo ad interpretare questi ultimi mesi, dall’inizio della stagione alla recente cessazione delle attività, per cercare di trovare almeno un segnale che possa far capire quale sarà il futuro di questa coppia: la stagione inizia con la netta vittoria ad Auckland, per far capire subito alle avversarie chi comanda, visto e considerato che proprio in quei giorni una grande attenzione era concentrata sulla premiata ditta Errani-Vinci a causa del primo posto mondiale da difendere nel corso della stagione. L’eliminazione agli ottavi di finale degli Australian Open è stata frutto di una partita estremamente combattuta contro le teutoniche Julia Goerges e Anna Lena Groenefeld terminata solo 7-5 al terzo, eppure dopo quell’incontro è arrivata la Fed Cup, con le sue speranze e qualcos’altro dietro l’angolo.

chichi

I fatti sono noti, con il 2-2 maturato fin lì che richiedeva l’intervento del doppio delle meraviglie e la successiva bruciante sconfitta che ha relegato l’Italia agli spareggi. L’approccio al match, con le due italiane estremamente tese e per nulla unite almeno a giudicare dal body language, è stato il primo campanello d’allarme per qualcosa che da lì sarebbe sfociato nella scioccante separazione sulla quale il mondo del tennis italiano si sta interrogando da giorni.

C’è chi pensa ad una Errani intenzionata a concentrarsi appieno sul singolare e chi sostiene che il rapporto si sia rotto a causa di motivi personali ancora sconosciuti ai più: resta il fatto che questo episodio possa lasciare un segno indelebile sull’Italtennis al femminile, andando a rivalutare tutte le certezze che si erano venute a creare sia per la Fed Cup che per le Olimpiadi di Rio del prossimo 2016. “Avevamo già avuto delle avvisaglie che loro volessero chiudere la partnership durante il match di Fed Cup contro la Francia. – ha dichiarato il presidente della FIT Angelo Binaghi a Repubblica – Speriamo che tornino a giocare insieme nel più breve tempo possibile, non escludo già il mese prossimo in FedCup contro gli Usa.

Si sono dichiarate disponibili ad accettare la convocazione e vedremo quel che succederà se arrivassimo sul 2-2 e il doppio dovesse risultare decisivo” . Già, un doppio nuovamente decisivo con due ragazze che, per motivi che dovrebbero riguardare loro e loro soltanto, non hanno più quell’alchimia che tanto in alto le ha portate. Soprattutto nel tennis femminile, l’empatia è un elemento fondamentale, fattore imprescindibile per quel Career Grand Slam conquistato e per il ruolo di N.1 assolute che si erano conquistate negli ultimi anni.

La storica vittoria delle cichis a Wimbledon

“Sia io che il presidente del Coni, Giovanni Malagò, faremo di tutto perché questa possa essere solo una rottura temporanea. Il nostro interesse è quello di arrivare a Rio con dei doppi al massimo della competitività” – conclude Binaghi, sottolineando per l’ennesima volta, se già non si fosse capito, quanto è stato importante il risalto che la coppia Errani-Vinci ha saputo dare al tennis italiano, incidendo positivamente su tutti i numeri possibili e immaginabili, dai dati di share all’incidenza sul tennis a livelli amatoriali; insomma, un indotto che potrebbe lasciare più di un segno anche al di fuori dei singoli soggetti Errani e Vinci.

L’annuncio è arrivato, e per il momento sembra inutile cercare di controvertere una decisione resa tanto rumorosa dal silenzio creatosi attorno all’ambiente: il tempo, tuttavia, sarà sicuramente in grado di smussare diversi angoli, permettendo a tutte le parti in causa di rivalutare le rispettive posizioni tra qualche tempo, magari dando ancora una chance a qualcosa di tanto prezioso che ad ora sembra essere soltanto un bel ricordo.

In tutto questo, proprio per dare a Cesare ciò che è di Cesare, sono sacrosanti i migliori auguri alle nostre campionesse, per la loro carriera in singolare e per qualsiasi altro aspetto della loro vita che, non va mai dimenticato, è sotto gli occhi di tutti in quanto personaggi pubblici, ma è anche degna di rispetto viste le tante pressioni alle quali sono sottoposte come ogni altro professionista.

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