Il movimento femminile italiano sta ripartendo dopo un paio di stagioni difficili, in seguito al ritiro di Pennetta, Schiavone, Vinci e ai problemi di Errani. A provare a raccogliere questa pesantissima eredità ci stanno provando in molte, e tra le giovani in ascesa una in particolare ha attirato le nostre attenzioni: Diletta Cherubini. La ventenne fiorentina, dopo aver superato le difficoltà del passaggio al mondo professionistico, sembra aver messo un’altra marcia. Nelle ultime settimane ha raggiunto per la prima volta i quarti in un 60.000, dove ha dimostrato un ottimo livello di gioco. Così si è espressa ai nostri microfoni:
- Nelle ultime settimane hai raggiunto per la prima volta i quarti di finale nel 60000 di Caserta. Quanto è stata importante la vittoria maratona al primo turno contro Cé per i match successivi? “Premetto che Caserta è stata un’esperienza molto molto bella sotto tutti i punti di vista. Ho giocato al primo turno una partita bella, sudata, è stata importante per il prosieguo del torneo, assolutamente, ed è stato fondamentale lottare, continuare a crederci, nonostante nel terzo set fossi quasi sempre sotto, a rincorrerla. Quindi sì, direi che è stata molto importante per il prosieguo del torneo e spero anche per il prosieguo della mia stagione.
- Nel corso della tua carriera hai giocato principalmente su terra, dove hai raccolto i migliori risultati. Ma come ti vedi sulle superfici più veloci?
“Sì, principalmente gioco ed ho giocato sulla terra, l’anno scorso e quest’anno. Devo dire che il veloce mi piace, e spero di poter giocare presto tornei anche su altre superfici. Sarei contenta e sicuramente è anche un modo per migliorare sotto tanti punti di vista, cose che magari sulla terra posso lavorare un pochino meno, quindi mi vedo bene dai (ride, ndr). Diciamo che spero di poter avere occasione di sperimentare di più anche altre superfici.”
- Tornando al 60.000 di Caserta si è notata una grande complicità con altre ragazze del gruppo della federazione. Quanto è importante per te avere compagne con cui vivere questo viaggio verso la vetta della classifica?
“Devo dire che anche con le altre ragazze mi trovo molto bene, siamo un bel gruppo, siamo tante, è bello potersi darsi una mano, è bello anche potersi sostenere e prendere ispirazione una dall’altra per andare avanti. Quindi sicuramente è una nota positiva.”
- Nell’ultimo anno hai ottenuto ottimi risultati conquistando i primi punti ITF e una finale in Egitto . Quali sono i tuoi prossimi obiettivi e le prossime tappe di questo viaggio? “Sì, l’anno scorso in Egitto ho giocato molto e sono riuscita a prendere i primi punti. Come obiettivo per quest’anno spero di poter chiudere l’anno, diciamo con il 4 davanti (ride, n.d.r), sarebbe bello, sarebbe un obiettivo. Comunque alla base il primo obiettivo è quello di migliorarsi ogni giorno, di allenarsi bene, di fare tutto al massimo e poi dopo i risultati sono una conseguenza penso di come fai tutte le cose fuori dal campo. Quindi ecco diciamo spero di poter continuare a migliorarmi ogni giorno.”
- Se invece dovessi guardare più a lungo termine, dove vedi Diletta Cherubini tra qualche anno?
“Ma ti ripeto a lungo termine riguarda sempre un po’ il fatto di come si lavora tutti i giorni, con quale attitudine si entra in campo tutti i giorni, si lavora fuori dal campo. Se faccio le mie cose bene e miglioro, non so, spero di poter entrare un giorno tra le prime 100, però insomma è tutto un lungo percorso, una lunga strada ci sono nel mezzo tante cose quindi vivo giorno per giorno e cerco di fare il massimo ogni giorno, poi si vedrà nel futuro cosa ci sarà.” - Ognuno di noi appassionati ha il proprio torneo preferito, che sogniamo di giocare almeno una volta nella vita. Qual è il tuo?
“Allora guarda, la domanda del torneo preferito non so. Ti direi forse Wimbledon, però un altro sogno enorme nel cassetto è Roma, perché Roma è casa, è un torneo incredibile, quindi forse sì, metterei prima Wimbledon perché è il tempio sacro del tennis, ma a seguire se non sulla stessa linea c’è Roma.” - Nelle ultime settimane hai sconfitto diverse ottime giocatrici, tra cui Elina Avanesyan che ha giocato nel tabellone principale degli Internazionali. Ti senti pronta per competere già a quei livelli? Se no cosa credi che ti manchi ancora?
“Sì, è vero ho vinto con Avanesyan. Il livello lo ho, la differenza tra me e lei è che lei mantiene una determinata continuità durante tutto l’anno, sicuramente ha giocato tanti tanti più tornei, tanti più match e riesce a fare diverse cose meglio di me, la classifica non penso sia solo un numero ma rispecchia quello che fai e come lo fai durante tutto l’anno. Quindi di nuovo, il livello lo ho, posso competere con quelle giocatrici, poi vediamo in futuro. Per competere ci posso competere, ovviamente ci sono cose che mi mancano, cose su cui devo ancora lavorare e sicuramente la continuità che loro hanno durante tutto l’anno è una cosa che mi manca.”
- Nelle scorse settimane hai giocato la B2 per il match ball. Come ci si sente a giocare per il circolo dove sei cresciuta, e per di più da numero 1? Cosa si prova a giocare in squadra, cosa atipica per il nostro sport, che è prettamente individuale?
“Sì esatto, gioco con la squadra del mio circolo, dove sono nata e cresciuta, gioco da 1, è sicuramente una cosa bella. È strano giocare in squadra, è una cosa atipica per il nostro sport, ma se si fa con un obiettivo comune, in questo caso quello di cercare di salire, la squadra aiuta, la squadra è un gruppo. Comunque è sicuramente un’esperienza diversa rispetto a quella che faccio, però ecco mi piace e vediamo anche lì il futuro cosa riserverà”. - Ti ringrazio per la disponibilità e in bocca al lupo per il resto della stagione “Grazie mille a voi”