Johanna Konta: “Penso di poter essere competitiva in questo 2018”

Johanna Konta, in una intervista rilasciata al sito della Wta, ha tracciato un bilancio del 2017 e ha fissato gli obiettivi stagionali: far bene nei tornei dello Slam e centrare le Wta Finals.

LE ASPETTATIVE – Il mirino di Johanna Konta è puntato sui Major. Gli Australian Open con la clamorosa eliminazione per mano di Bernarda Pera (giocatrice americana che all’ultimo turno di qualificazione era stata sconfitta da Viktorija Golubic, per essere poi ripescata come lucky loser), sono un capitolo chiuso. La tennista britannica che già aveva fallito l’appuntamento di Sydney, dove era campionessa uscente, ha lasciato al momento la top 10, guarda avanti e vede il lato positivo del fatto di non aver giocato tanto negli ultimi mesi. Suo malgrado, ovviamente, vista la gran mole di uscite premature dai tornei. Ma Johanna Konta ha detto di sentirsi carica e di poter essere una delle protagoniste del 2018: “Una pausa per stare meglio. Ora sono rigenerata e entusiasta. Ritengo di essere competitiva e spero di disputare una stagione senza dover fare i conti con gli infortuni”. All’erba londinense sono legate le più grandi emozioni targate 2017. Johanna Konta, sospinta dal tifo del pubblico di casa, ha centrato le semifinali. “E’ stato, finora, il mio più grande risultato e l’ho raggiunto circondata da una grande atmosfera. Però voglio fare il salto successivo, una svolta per la mia carriera”. In prospettiva stagionale, dunque, leggendo tra le righe le dichiarazioni della numero 11 del mondo, l’obiettivo è il titolo.

LE WTA FINALS – La tennista britannica ha mostrato nella seconda tranche della scorsa stagione evidenti segnali di cedimento. Tanto che a far man bassa di trofei, nell’ultima parte del 2017 sono state le giocatrici che allo sprint finale si sono presentate in forma smagliante. Mentre Johanna Konta dovrà riflettere su un dettaglio: la qualificazione a Singapore le è sfuggita al fotofinish anche nel 2016. Argomento doloroso, questo per la britannica, sul quale si è soffermata con qualche considerazione: “E’ triste il meccanismo che conduce a Singapore. Ho fatto grandi cose negli ultimi due anni e una flessione o un infortunio nelle ultime fasi della stagione possono vanificare una annata caratterizzata da risultati costanti. Per due volte mi sono fermata alla porta d’ingresso delle Finals. Caroline Garcia ha fatto sua la parte finale di una lunga stagione vincendo Wuhan e Pechino”.

2017 E 2018 IN REVIEW – A Johanna Konta occorre senza dubbio invertire un ruolino di marcia che si è interrotto proprio con quello che è stato il momento magico della carriera: la semifinale di Wimbledon. Alla britannica  sono state riconosciute la doti della tenuta mentale e della gestione delle pressioni. Eppure, la Konta dopo Wimbledon, è andata via via spegnendosi. Giusto qualche dato: primo turno a Toronto, agli Us Open, a Wuhan e Pechino. Il 2018 non è iniziato meglio: subito fuori a Sydney (con il titolo da difendere), secondo turno agli Australian Open (quarti di finale non difesi). La sconfitta già citata sotto i colpi di Bernarda Pera è curiosamente maturata mentre Garbine Muguruza in totale confusione, salutava lo Slam australiano incassando una sconfitta da Su-Wei Hsieh. La stessa giocatrice del Taiwan che ha eliminato la Konta al primo turno del Roland Garros 2017. Per la britannica a breve altri punti pesantissimi in scadenza. Non solo la semifinale a Wimbledon, ma anche il trofeo di Miami.

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