[tps_title] Roland Garros 2008: una giovane spagnola alla ribalta [/tps_title]
Era il lontano 2008 quando una giovane Suarez Navarro, appena 19enne, sorprese tutti con i quarti di finale ai French Open. Un furetto di appena 1,62 metri in un tennis dominato da valchirie, un gioco elegante con un rovescio d’antologia e la facilità con cui superò, tra le altre, Mauresmo e Pennetta prima di arrendersi all’allora numero 3 del mondo, Jelena Jankovic.
[tps_title] Australian Open 2009: la conferma di un talento puro [/tps_title]
Dopo il negativo prosieguo della stagione 2008, con tante eliminazioni nei primi turni, la Suarez Navarro stupisce anche in Australia superando in serie, nei primi due turni, Vinci e Venus Williams interrompendo la sua cavalcata solo ai quarti con la Dementieva.
[tps_title] Oeiras 2014: primo trionfo Wta [/tps_title]
Dopo cinque finali perse, Navarro vince finalmente il primo titolo Wta in Portogallo (superando in tre set Svetlana Kuznetsova). I risultati di qualche anno prima lasciavano forse presagire un futuro più costellato di successi per la tennista spagnola, ma il meglio deve ancora venire…
[tps_title] 2015: l’ingresso in top ten [/tps_title]
Un buon 2014 e un ottimo 2015 con l’ingresso meritato in top ten. Si completa così l’ascesa di una tennista capace di lavorare sui ‘difetti’ migliorando il proprio gioco. Forte di un rovescio unico nel circuito, Navarro ha lavorato a lungo sul servizio, reso più incisivo, sulla posizione in campo (non più a due metri dalla riga di fondo) e sul dritto, trovando un nuovo colpo molto efficace nell’incrociato stretto e ampliando l’utilizzo del lungolinea. Una tennista matura, ormai.
[tps_title] Doha 2016: il torneo della carriera (per ora…) [/tps_title]
Primo Premier in bacheca con una cavalcata sontuosa (maiuscola la prova in semifinale con la Radwanska, a cui ha concesso solo due game). La vittoria in finale è stata ottenuta con intelligenza ed esperienza contro una straripante Ostapenko, 18 anni e un futuro assicurato. Da oggi Carla sarà al numero 6 del mondo. Il meglio deve ancora venire?