Naomi Osaka ha dovuto attendere davvero poco per ritrovarsi Kiki Mladenovic dall’altra parte del campo. Farsi condizionare dalla pessima partita disputata a Dubai e conseguente sconfitta? Sia mai. La numero 1 del mondo ha raccontato le sensazioni avvertite da chi, come lei, ha un titolo da difendere a Indian Wells ed è costretta a far bene per non perdere la vetta del ranking. La conferenza stampa della Osaka si è aperta con le considerazioni sul match-rivincita contro la Mladenovic: “Imparo molto da ogni sconfitta. E’ stato un bene che ci sia stata una immediata occasione per affrontare Kiki. Mi sentivo pronta per mettere in pratica ciò che non ho fatto bene negli Emirati Arabi ed ero tranquilla”. Così Naomi Osaka ha affrontato l’argomento. C’è da aggiungere che la Naomi Osaka vista a Dubai era la controfigura della giocatrice che ha vinto gli Australian Open. Gli strascichi della fresca separazione dal coach Sascha Baijn si sono materializzati e, come prevedibile, la numero 1 del mondo ha dato l’impressione di non essere mai entrata nel match e di avere ben altri pensieri per la testa. A Indian Wells la situazione è ancora più complessa perché Naomi Osaka dovrà convivere con le pressioni che gravano sulla campionessa in carica. “Era il mio primo incontro e tutti ne parlavano: quando sono scesa in campo mi sentivo bene, quando ho chiuso ancora meglio perché ho avvertito che stavo applicando il mio tennis”. E la gestione del successo che, nel 2018 proprio dopo l’affermazione californiana ha creato non pochi problemi? Naomi Osaka ha analizzato anche questo aspetto. “Intanto è positivo avere a che fare con queste situazioni. Significa che stai facendo qualcosa di buono. Non è facile farci l’abitudine a tante attenzioni e un tale clamore mediatico. Il fatto di aver vinto due Slam ha cambiato tante cose, me ne rendo conto fin dalle sessioni di allenamento che sono seguite da tantissime persone. Qua ad Indian Wells nel campo dove solitamente mi alleno sento il brusio e ogni rumore del pubblico”. A Naomi Osaka la notte scorsa è stata riservata la chiusura del programma. Di positivo per lei c’è stato che l’ultimo match è una sorta di prima pagina in un importante quotidiano, meno gradevole è invece il dover attendere tantissime ore prima di poter giocare. Naomi Osaka non ne fa un discorso di tensione. Tante giocatrici vivono in modo stressante la sessione serale, i ritardi per i match che durano più del previsto. Per la tennista giapponese è una pura questione di come disporre del proprio tempo: “Non amavo giocare la notte perché mi piace essere operativa fin dalla prima mattinata. In questo momento non mi sento di esprimermi negativamente sulla sessione serale: posso dormire di più e riposare la mattina. Sto cominciando ad apprezzarlo”, ha spiegato Naomi Osaka che, a proposito di ore piccole, durante l’intervista post match sul campo ha scherzato con il pubblico, in particolare con un ragazzo che durante la partita le ha domandato: “Fa freddo, voglio andare a casa, per favore chiudi in fretta la partita”.
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