L’annuncio da parte di Serena Williams del suo forfait fino al termine dell’anno, ha lasciato la porta aperta alle avversarie per recuperare qualche punto nell’abisso che le separa dal primo gradino del ranking. Nonostante questo le dirette concorrenti non hanno risposto prontamente all’appello, deludendo le attese. Nel resto della top 10 le giocatrici continuano a lottare in cerca di conferme.
Con la possibilità di guadagnare terreno, la n° 2 Simona Halep e la n° 3 Petra Kvitova hanno perso nei loro primi turni al China Open di Pechino. Halep si è dovuta ritirare nel primo set a causa di un infortunio alla caviglia sinistra mentre Kvitova si è arresa a Sara Errani.
E’ come se ogni volta che le giocatrici hanno la possibilità di fare un passo in avanti al contrario ne fanno diversi indietro. Sono emerse anche tenniste nel panorama femminile in grado da dare filo da torcere alla Williams, ma non sono riuscite a confermare i risultati ottenuti. In primavera, Simona Halep aveva vinto Indian Wells, il suo primo titolo di un torneo Premier. Poco più in la ha perso nonostante una performance spettacolare in tre set proprio contro Serena a Miami. Tutti abbiamo pensato che potesse nascere una nuova rivalità ad alti livelli.
Poi la rumena ha abbandonato il suo allenatore poco prima di Wimbledon e perdendo poi al primo turno. Ha riacquistato la sua forma questa estate, giusto in tempo per l’inizio degli US Open. La vittoria conto la due volte finalista dello Slam americano, Victoria Azarenka, nei quarti di finale sembrava averla ormai proiettata verso la finale.
Ma è stata eliminata, come ricorderete, nella semifinale contro Flavia Pennetta, poi campionessa degli US Open. Dopo questo torneo Simona ha perso nei quarti di finale a Guangzhou, un torneo minore disputato in Cina. Ha perso poi nel secondo turno a Wuhan prima di perdere subito anche a Pechino.
Ricordate quando Petra Kvitova è stata la giocatrice più in forma del circuito? Ciò è durato circa due settimane. Dopo che la ceca aveva vinto contro Serena Williams in tre set in semifinale a Madrid, si iniziò a parlare della due volte vincitrice di Wimbledon come colei che avrebbe dato il cambio alla statunitense al vertice. Ciò, puntualmente, non è accaduto. Kvitova ha perso nei quarti al Roland Garros e al terzo turno a Wimbledon. Poi ha perso al primo turno a Toronto e a Cincinnati.
Dopo la vittoria del torneo di Brisbane e e buona prestazione contro Williams nella finale degli Australian Open, Maria Sharapova ha lasciato le speranze per riprendersi il primo posto. Addirittura la russa è scesa dalla posizione n° 2 alla n° 3. Incredibilmente, ha perso al primo turno nei tornei di Miami e Stoccarda. Attualmente si sta ancora riprendendo dagli infortuni che hanno segnato questo finale di stagione, non giocando un match dal torneo di Wimbledon.
Poi ci sono i giovani emergenti come Madison Keys, Garbine Muguruza e Belinda Bencic che ci fanno brillare gli occhi in un istante e nel successivo sfuma quanto di buono fatto vedere.Madison Keys ha raggiunto le semifinali agli Australian Open. Ma lei è stata troppo incostante, ottenendo buoni risultati negli Slam e non riuscendo a convincere nei tornei minori. Gabrine Muguruza ha perso quattro delle successive sei partite dopo aver raggiunto la finale a Wimbledon. Si è riscattata raggiungendo la finale a Wuhan, ma è stata costretta al ritiro contro Venus Williams. Bencic, che ha sconfitto Serena a Cincinnati, continua a migliorare, ma anche per lei c’è un problema di costanza di rendimento da un torneo all’altro.
Considerate le prime otto giocatrici dello scorso anno primi otto giocatori solo Serena Williams, Halep e Sharapova hanno conquistato già un posto al Masters. Kvitova, Eugenie Bouchard, Agnieszka Radwanska, Ana Ivanovic e Caroline Wozniacki ancora non lo fanno e con tutta probabilità solo la ceca e la polacca potranno riuscire nell’intento.
All’inizio del torneo di Pechino ben 27 giocatrici avevano ancora la possibilità di qualificarsi alle Finals di Singapore. Wozniacki, Radwanska e Ivanovic restano fuori a guardare. Se la stagione si fosse conclusa oggi, nessuna di loro avrebbe l’opportunità di qualificarsi. Eugenie Bouchard, che era testa di serie n° 6 alle Finals dell’anno scorso, è già stata eliminata. La canadese è uscita dalla Top 10 sprofondando alla posizione n° 38. L’infortunio alla testa subito negli spogliatoi durante gli US Open e il suo successivo ritiro hanno definitivamente escluso ogni tentativo di rimonta.
Gli infortuni hanno avuto una parte considerevole in questo abisso scavato in classifica. Soprattutto in questo periodo dell’anno, tutti sembrano un po’ malconci. Maria Sharapova si è ritirata nel suo match inaugurale a Wuhan. Lucie Safarova, finalista degli Open di Francia, attualmente n° 6 della Race, ha contratto una sconosciuta malattia infettiva. La ceca infatti non gioca un match dalla sconfitta al primo turno agli US Open. Caroline Wozniacki lamentava di provare vertigini dopo la partita della scorsa settimana.
D’altro canto, le giocatrici più giovani come Halep, Kvitova e Bouchard stanno tutte combattendo contro infortuni e poca costanza. Nel frattempo, un trio di 30enni stanno riemergendo nel tennis che conta. Parliamo di Flavia Pennetta, Venus Williams e Roberta Vinci, ancora in lizza per un posto nelle WTA Finals. Prima degli US Open, nessuna di queste tre era prese in considerazione per un posto a Singapore. Anche l’ex numero 1 Victoria Azarenka sta lottando per ritrovare la sua forma. La due volte campionessa dell’Australian Open, rimane tuttora classificata al di fuori della Top 20.
Al contrario, nel circuito ATP, i Top 10 sono rimasti piuttosto costanti. Infatti, se la stagione si concludesse oggi, a Londra ci andrebbero quasi gli stessi dell’anno scorso. Basta invertire Marin Cilic e Milos Raonic, e Rafael Nadal, che si è era qualificato ma si ritirò a causa di un infortunio, con David Ferrer, che ha giocato le Finals come riserva.
I nomi in cima alla classifica ATP sono stati gli stessi per la maggior parte dell’anno. Sono i soliti noti, Novak Djokovic, Roger Federer, Andy Murray, Tomas Berdych e Nadal. Anche il giovane Kei Nishikori è stato abbastanza costante da rimanere tra i primi cinque per la maggior parte dell’anno.
C’è stato invece un certo ricambio per il ranking WTA. Giocatrici che regolarmente arrivavano in top 10, come Ivanovic, Wozniacki e Radwanska hanno invece passato diverso tempo fuori dalle prime 10. Nel frattempo, giocatrici come Pennetta e Safarova, nel tour già da oltre 15 anni, hanno fatto irruzione nella Top 10 e raggiunto il loro best ranking.
Con il 2015 che volge al termine il ranking WTA rimane ancora aperto a cambiamenti. Nella pausa di fine anno, dopo le Finals, le giocatrici potranno finalmente recuperare e ristabilirsi al 100%. Tutta questa incertezza renderà certamente intrigante i tornei di inizio anno, con conseguente stravolgimento delle classifiche.