Leonessa in campo come davanti ai microfoni: Francesca Schiavone non è mai banale e forse è proprio per questo che è una tennista così amata. In seguito alla sconfitta al primo turno a Indian Wells (battuta in due set dall’americana Chirico) la giocatrice milanese ha affrontato il tema della distribuzione delle wild card nei grandi tornei, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa.
WILD CARD DIFFICILE – «Non ho ancora pensato a Parigi e ad un eventuale WC, però credo che per giocarci dovrò entrare con le mie gambe» ha detto la Schiavone. «C’è qualche elemento che l’ha già chiesta e ottenuta per Roma e Madrid e penso la riceverà anche a Parigi. Io lì sono stata campionessa e finalista ma non conto un c…, non ho il potere manageriale che hanno altre». Il riferimento, nemmeno troppo velato, va a Maria Sharapova che rientrerà nel circuito ad aprile e parteciperà sia al torneo spagnolo che a quello al Foro Italico proprio grazie ad una wild card.
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ULTIMO ANNO – Il disappunto della Schiavone è grande e il fatto che questa sia la sua ultima stagione nel circuito (l’annuncio è arrivato a gennaio) rende la situazione ancora più pesante. Giocare per l’ultima volta nel torneo dove ha raggiunto la gloria tennistica sarebbe il più bel regalo d’addio, ma molto probabilmente l’azzurra dovrà contare solo sulle proprie forze. Intanto la Leonessa sta aspettando la risposta per un’altra wild card, questa volta da Miami, e ha parlato del suo programma nel breve periodo: «Presto giocherò dei tornei ITF o alcuni piccoli eventi WTA su terra battuta». Con la speranza che siano di preparazione per la terra rossa più prestigiosa dell’intero panorama tennistico.
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Più che contare. È non valere abbastanza . non è competitiva per un primo turno slam . intascherebbe solo un bel prize money.
Esatto….tutto il rispetto ma ultimamente veramente non competitiva, é giusto che a un certo punto ci si faccia anche da parte