Vedere un paese come la Grecia senza esponenti ad alti livelli nel tennis potrebbe diventare solo un brutto ricordo: grazie a Stefanos Tsitsipas e Maria Sakkari il tennis greco torna finalmente nel circuito ATP e WTA come mai prima di adesso. Mentre a livello WTA alcune giocatrici sono riuscite a scalare il ranking, a livello ATP Tsitsipas è il primo nell’Era Open a ottenere risultati di questo calibro. Gli ultimi risultati di prestigio del tennis greco sono arrivati alle Olimpiadi di Atene 1896, ben 122 anni fa. Nel femminile ricordiamo invece Eléni Daniilídou, con un best ranking al numero 14 del mondo. La greca ha raggiunto gli ottavi di finale in uno slam per ben tre volte (Wimbledon 2002, Australian Open 2003 e US Open 2004) e ha vinto ben 5 titoli International.
A 35 anni, Eléni non ha ancora annunciato il ritiro e gioca tornei ITF, ma il suo ranking oltre la millesima posizione non lascia presagire nulla di buono. Oltre la Daniilídou, non c’è mai stato un folto movimento tennistico in Grecia. Tra le migliori giocatrici ricordiamo Christína Papadáki, best ranking #72 nel 1999.
Putroppo, la Grecia (così come l’Italia) ha perso un possibile tennista greco di altissimo livello: parliamo di Mark Philippoussis, figlio di padre greco e di mamma italiana ma nato e cresciuto a Melbourne. È stato top 10 a fine anni ’90 e ha raggiunto due finali slam. Nonostante la nazionalità australiana, in Grecia è sempre stato un’icona nello sport e ha sempre ottenuto il sostegno da parte dei tifosi. Emblematica una domanda che venne posta alla Daniilídou quando raggiunse il terzo turno a Wimbledon 2005 battendo Justine Henin: “adesso sarai più famosa di Philippoussis in patria?”
La risposta dell’ex top 15 fece intuire un no: “In Grecia lo amano e sa del supporto che ha ricevuto durante le Olimpiadi di Atene. Tutti facevano davvero il tifo per lui. Magari un giorno giocherà per il nostro paese, ma lo adorano comunque.”
Di origini greche anche Pete Sampras, nato e cresciuto negli USA ma con padre per metà greco, mentre la madre è un’immigrata originaria di Sparta. Nonostante abbia mantenuto alcune traduzioni di famiglia, come l’educazione ortodossa, non ha mai pensato di rappresentare la nazione di famiglia.
Al giorno d’oggi Tsitsipas è l’unico greco nel ranking ATP, mentre nel femminile abbiamo Sakkari #31, Grammatikopoulou #180, Papamichail #378 e Kordolaimi #516. Situazione di certo non brillante se escludiamo Sakkari, ma le speranze sono riposte anche nella ventunenne Valentini Grammatikopoulou, classe 1997, che recentemente ha ottenuto buoni risultati a livello ITF.
È curioso notare come, dopo anni di vuoto, i giocatori più forti siano arrivati nello stesso periodo e come stiano esplodendo proprio nelle stesse settimane. Che Tsitsipas fosse un ottimo prospetto si sapeva già da mesi, ma difficilmente avremmo immaginato una scalata nel ranking in così poco tempo. Per far capire meglio quanto sia migliorato Tsitsipas, basta pensare che l’anno scorso non riuscì a qualificarsi per le Next Gen ATP Finals mentre oggi è all’11esimo posto nella Race to London.
Per quanto riguarda Maria Sakkari, la sua storia ha quasi dell’assurdo. Sua madre, Angeliki Kanellopoulou, fu una buona giocatrice e raggiunse la top 50 nel 1987, una delle migliori giocatrici greche nella storia. Verrebbe da pensare che la figlia sia stata spinta dalla madre a giocare a tennis, ma è stato totalmente l’opposto. L’intera famiglia ha sempre nascosto il passato nello sport di Angeliki, perché consapevoli di tutti gli sforzi e dei sacrifici che il tennis comporta, volevano che il futuro per Maria fosse meno complicato. Si sbagliavano, perché oggi Sakkari è a ridosso della top 30 e ha già migliorato i risultati della madre a soli 23 anni appena compiuti.
Nelle ultime ore è arrivata una notizia impensabile fino a pochi anni fa per la Grecia: Maria Sakkari e Stefanos Tsitsipas rappresenteranno la loro nazione alla Hopman Cup di Perth il prossimo anno. Non si tratta di una competizione ufficiale, ovvio, ma avere due top player in entrambi i circuiti è una novità assoluta nella storia del loro tennis. Pensando al futuro imminente, si avvicinano le Olimpiadi di Tokyo 2020, dove Stefanos e Maria potranno gareggiare in doppio misto con l’obiettivo di una medaglia.