La città di Guadalajara, dopo aver accolto nel 2021 le WTA finals, si trasforma nell’ultimo torneo 1000 di stagione. Riflettori puntati in Messico dunque, due settimane prima di spostarci a Forth Worth in Texas, per vedere contendersi il titolo alle prime 8 del mondo di migliore tennista della stagione 2022.
Nel main draw spiccano i nomi delle migliori al mondo tra cui Paula Badosa e Aryna Sabalenka, che guidano il seeding rispettivamente alla prima e alla seconda posizione. Ma anche quelli delle giovani promesse come Coco Gauff, Veronika Kudermetova e Marie Bouzkova; e non finisce qui, nel main draw anche Eugenie Bouchard e Donna Vekic con una Wild Card, già approdate al secondo turno entrambe molto agevolmente.
Le vere sorprese del torneo, che hanno staccato il pass dei match di secondo turno, sono le due tenniste azzurre in gara: Martina Trevisan ed Elisabetta Cocciaretto. La prima, che ha battuto in due set – 6-4, 6-3 – la lucky loser Nao Hibino. E la seconda, che da qualificata, ha messo fine al torneo di Anastasia Potapova, fresca semifinalista di Cluj-Napoca – 6-2, 6-1 il punteggio – Non doveva essere la nipponica l’avversaria di primo turno di Martina inizialmente, ma dall’altra parte della rete sarebbe dovuta esserci infatti Shelby Rogers, ritiratasi poco prima dell’inizio del match. Nessun problema peró per la tennista azzurra, che riadattatasi velocemente al cambiamento improvviso è riuscita a domare la giapponese, conquistando una vittoria più che meritata. La semifinalista dell’ultimo Roland Garros vince di prepotenza il primo set e vola 4-0 nel secondo. Non riesce a sfruttare questo grande vantaggio peró e si fa recuperare entrambi i break conquistati, ma è l’esperienza che le consente di arrestare l’avanzata di Hibino la quale non riesce a completare la rimonta. La nipponica ottiene pochissimo dalla seconda di servizio – appena il 25% dei punti – e già a partire dall’inizio del secondo set viene travolta dalla potenza di Trevisan, che vince 12 dei primi 14 punti. Finirà nel medemismo modo Martina, riuscendo a tornare in vantaggio nonostante le difficoltà avute successivamente al riequilibrarsi delle operazioni nel secondo parziale. Per lei al secondo turno ci sarà Katerina Siniakova, vincitrice con il punteggio di 7-5 6-2 sulla testa di serie numero 11 Beatriz Haddad Maia. Nei testa a testa comanda la ceca, vincitrice dell’unico incontro disputato tra le due a Portoroz, torneo del quale ha alzato il trofeo.
Elisabetta Cocciaretto da record lascia invece appena 3 game all’avversaria Potapova. In ottima forma la russa, numero 44 del ranking WTA, reduce da una dura semifinale in Romania contro Blinkova, non riesce mai ad entrare in partita contro la tennista azzura, che si conferma a capo delle operazioni durante tutto il match. Nonostante più di 50 posizioni nel ranking di differenza tra le due è Elisabetta a comandare durante tutta la partita, concedendo una sola palla break per tutta la durata del match, a differenza dell’avversaria che ne ha concesse ben 10. Qualificazione più che meritata dunque per Cocciaretto, che mette facilmente a sedere una tennista da Top 50 al primo turno, disegnando tennis per 1 ora e 4 minuti di gioco. Premiata la tennista azzurra per un gioco diverso, più originale e più bello, che non tende ad essere potente ma pensato e preciso, l’opposto dell’avversaria. Stavolta i colpi forti della tennista russa non hanno funzionato perchè hanno trovato dall’altra parte Elisabetta, sempre pronta a rispondere ai colpi veloci provenienti dall’altro lato della rete e a cambiare stile di gioco in base alle azioni dell’avversaria, attaccando al momento opportuno e gestendo le operazioni adattandole alle diverse situazioni. Grande iniezione di fiducia per l’italiana che si guadagna un secondo turno assolutamente da vedere contro Coco Gauff, la giovane promessa statunitense numero 5 del seeding. Nonostante quello che sarà il risultato di questo gran bel match, sappiamo giá che Elisabetta Cocciaretto è già sicura di un bel salto in classifica che vale il suo nuovo best ranking: da numero 90 al mondo che era il suo record, sarà almeno numero 74. Un salto meritato ma soprattutto guadagnato dimostrando di avere in repertorio colpi vincenti.