Un trono instabile

Il tennis femminile sta vivendo un periodo di assoluta incertezza: qualsiasi giocatrice può vincere qualsiasi torneo e i pronostici della vigilia vengono prontamente smentiti. I lati positivi e negativi di questo ottovolante sono presto spiegati.

Pensi al trono e subito associ un re o una regina di lungo corso: nel ranking WTA non è proprio così; la numero uno del mondo vive nell’incertezza, nella continua difesa della corona e soprattutto nella mancanza di tornei vinti.

Simona Halep, attuale numero uno senza uno slam in bacheca, ha dichiarato in una recente intervista che ogni giocatrice può vincere il Roland Garros e che non c’è nessuna favorita. I bookmakers dicono proprio la rumena e Svitolina come papabili campionesse, ma come ci ha insegnato l’edizione scorsa la sorpresa è sempre dietro l’angolo.

L’ultimo Roland Garros infatti è stato vinto da Jelena Ostapenko che all’epoca era numero 47 del ranking WTA, battendo proprio Simona Halep in finale e infliggendole un’altra sconfitta  nella maledizione slam della rumena. Inoltre nel prossimo torneo parigino vacilleranno le prime sei posizioni mondiali: da Halep primatista fino a Karolina Pliskova, passando per Wozniacki, Muguruza, Svitolina e Ostapenko, tutte potranno balzare al numero uno del mondo con una serie di combinazioni più o meno possibili.

Questa instabilità porta sicuramente un range maggiore di giocatrici che possono vincere senza quindi monopolizzare tutto il circuito, ma comporta anche una perdita del livello generale che negli ultimi anni, Serena Williams a parte, ha avuto un drastico calo.

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