Già negli archivi il primo turno del WTA 1000 di Miami, oggi in campo dalle 16 – ora italiana – la parte alta di tabellone di chi ha staccato il pass per il secondo atto del torneo.
Sorprese e vittorie sofferte sono le protagoniste di questo primo turno del Miami Open. Soltanto 2 le italiane rimaste in gara: Giorgi che anche se a fatica, come abbiamo visto, si avvia verso il match contro Victoria Azarenka e Martina Trevisan che esordirà nella serata italiana contro la nipponica Hibino. Inoltre, una spiacevole notizia arriva dalla numero 1 del mondo, costretta al ritiro per via di una lesione alla costola; ne approfitterebbe Trevisan – Hibino permettendo – che sarebbe stata la sua papabile avversaria di terzo turno.
Buone notizie invece per Sofia Kenin. La statunitense, che dal 2020 non è più riuscita a rientrare nel circuito con la stessa forma atletica che l’ha fatta trionfare a Melbourne – causa infortuni – ad oggi n. 164 della classifica mondiale, supera addirittura riservandole un 6-0 al primo set, la qualificata australiana Storm Hunter – 6-0, 7-6(5) lo score in favore della tennista a stelle e strisce – Ottima percentuale di prime messe in campo da parte di Kenin, circa il 68%, con 3 ace, 5 palle break su 6 concesse convertite e 66 punti totali, tutto a conclusione di un buon match giocato mantenendo sempre la concentrazione necessaria. Al secondo turno pronta ad attenderla l’ucraina Kalinina, t.d.s n.26 del torneo che ha beneficiato di un bye al primo turno. Recenti sono i 2 scontri precedentemente avvenuti tra le due e 1 a 1 è il conteggio dei testa a testa – vittoria ad Angers nel 2022 per Kalinina e ad Hobart nel 2023 per Kenin –
Un altro match di secondo turno molto interessante delineatosi nella notte italiana è quello tra Leylah Fernandez e Belinda Bencic. La tennista svizzera, da poco rientrata in top 10, complici i primi mesi del 2023 che le hanno regalato il trofeo ad Adelaide e quello ad Abu Dhabi, è stata costretta a fermarsi prima a Doha dove avrebbe dovuto giocare i quarti di finale contro Swiatek e poi al secondo turno di Indian Wells, eliminata in rimonta dalla connazionale Jil Teichmann. Leylah Fernandez invece, con un bilancio di 11 vittorie su 17 match giocati in questo 2023, ha superato in due set – 6-4, 6-3 – la qualificata Tsurenko. Nonostante il risultato, statistiche in equilibrio tra le due tenniste: la canadese, sfruttando l’esperienza di finalista Slam è riuscita a portarsi avanti nei punti cruciali del match, confermando la superiorità durante le occasioni di break concesse all’avversaria.
Non al top in questo 2023, a differenza della stagione passata, è Amanda Anisimova, battuta al primo turno dalla connazionale Madison Brengle in due set. Nel 2022 Anisimova aveva collezionato importanti quarti di finale come quello a Wimbledon, conquistando il titolo al WTA 250 di Melbourne, ma quelle prestazioni, agli inizi di questo 2023, sembrano un vago ricordo. Brengle al secondo turno affronterà la t.d.s n.22 Donna Vekic.
Medesimo destino tocca ad Emma Raducanu. La tennista inglese, scivolata alla 72esima posizione della classifica mondiale non è sicuramente la stessa campionessa Slam che ha alzato il trofeo newyorkese nel 2021, da quel momento sempre meno i risultati ottimali per lei, che anche questa volta cede alla potenza canadese Bianca Andreescu. Nonostante l’essere riuscita a pareggiare i conti con la vittoria del secondo parziale, Raducanu conquista solo 2 game nel terzo, dovendosi accontentare di una sconfitta precoce nel torneo. 6-3, 3-6, 6-2 il punteggio in favore di Bianca. Il match di secondo turno delineatosi sarà molto interessante: chiamate a contendersi il pass per il terzo atto del torneo saranno la stessa Bianca Andreescu e la n. 7 del seeding, Maria Sakkari.
Infine, per quanto riguarda l’ultimo derby americano sulla strada di Aryna Sabalenka, sarà Shelby Rogers l’avversaria della bielorussa al secondo turno. 1 punto in più tra quelli totali e 2 palle break in più sfruttate al meglio sono le uniche differenze tra il gioco di Rogers e quello della connazionale Sloane Stephens, la quale ha comunque poco da rimproverarsi.