LA (APPARENTE) SUPERIORITA’ DI KAROLINA – Nella seconda partita del Gruppo Bianco delle WTA Finals, apertosi con la vittoria di Svetlana Kuznetsova ai danni di Agnieszka Radwanska, si sono sfidate Karolina Pliskova (finalista allo US Open un mese fa) e Garbiñe Muguruza (campionessa in carica del Roland Garros) in un match sulla falsariga del precedente. La valchiria di Louny, non apparsa brillante nelle ultime uscite, si presenta invece all’importante appuntamento di fine stagione in splendida forma, mostrando grande concentrazione e sicurezza dei propri mezzi. I primi game sono un monologo di Karolina Pliskova: grazie al micidiale servizio (nessuna palla break concessa nel primo set) e ai penetranti colpi di rimbalzo non lascia scampo all’avversaria, convertendo le due palle break che le permettono di condurre 4-1. La Muguruza, in evidente difficoltà, chiede l’intervento di coach Sumyk che le consiglia di colpire con maggior topspin e tentare di allungare gli scambi per sfruttare il punto debole della ceca, cioè gli spostamenti laterali. L’attuazione del piano tattico risulta più complicata del previsto, per merito di una Pliskova che continua a bombardare l’inerme spagnola e si aggiudica il primo parziale col punteggio di 6-2.
UNA MUGURUZA MAI DOMA – In apertura di secondo set la tennista ceca strappa ancora il servizio all’avversaria e – portandosi sul 3-1 – sembra in pieno controllo della partita. La Muguruza, sull’orlo del baratro, riesce finalmente a mettere in pratica i consigli del suo allenatore: è più paziente e, aggiungendo rotazione ai propri colpi, riesce a spostare la ceca, decisamente meno efficace quando deve colpire in corsa. Complice un calo nelle percentuali del servizio e un’avversaria più combattiva, Karolina Pliskova vede crollare le proprie certezze e, rapidamente, perde quattro game di fila; un disastroso game di servizio della Muguruza le permette di rientrare in un set che verrà dunque deciso dal tiebreak. Il tiebreak si apre con tre errori consecutivi di dritto della spagnola che, ancora una volta, risorge dalle proprie ceneri e, approfittando delle seconde di servizio della Pliskova, spinge in risposta: 7-4 Muguruza, si va al terzo.
FINALE ROCAMBOLESCO – Garbiñe, sulle ali dell’entusiasmo, si trasforma in un muro, rispedendo al mittente ogni tentativo di vincente: ottiene così due break di fila e vola 4-0. Di nuovo, però, la tennista in difficoltà (stavolta la statuaria Karolina) riesce a riemergere, aggiudicandosi il sesto game (durato quindici minuti). La spagnola conquista l’ennesimo break (a zero) e l’opportunità di servire (due volte) per chiudere la partita: avanti 40-30, però, il braccio trema e arriva l’errore. E’ l’inizio della fine: la macchina da guerra diventa un gattino impaurito e la Pliskova ne approfitta, aggiudicandosi diciannove degli ultimi ventitré punti. Un’altra folle partita del Gruppo Bianco si chiude, dunque, 6-2 6-7 7-5 a favore di Karolina Pliskova.