WTA Pechino, ennesima magia di Aga Radwanska: batte Konta e torna sovrana dopo 5 anni

È Agnieszka Radwanska a succedere nell'albo d'oro del China Open a Garbine Muguruza. La polacca, alla terza finale sui campi della capitale cinese, batte una sorprendente Johanna Konta e vince il terzo alloro stagionale, il secondo della carriera a Pechino.

Agnieszka Radwanska torna a sollevare al cielo il pesante trofeo del China Open. L’aveva già fatto il 9 ottobre del 2011 ad appena 22 anni battendo in una finale rocambolesca durata tre set Andrea Petkovic. Oggi non c’è stata storia e a farne le spese in una finale abbastanza rapida è Johanna Konta, fresca di uno storico accesso in top 10, battuta per 6-4 6-2. Troppa la supremazia della “professoressa”, che non ha esitato a portare il match sui propri binari facendo impazzire a suon di variazioni, spostamenti e difese incredibili la britannica. Ventesima magia di Aga, contando anche il Master vinto lo scorso anno, la terza di Status Premier Mandatory.

LA CRONACA

1° SET: l’equilibrio si spezza ben presto. Nel terzo game la polacca va a segno con il break, realizzando una smorzata meravigliosa, e poi lo conferma scappando sul 3-1. Si arresta a 2 la striscia di game di fila vinti dalla Radwanska che continua però a spezzare il ritmo alla rivale e a tenere abbastanza comodamente i game di servizio. Con il passare dei minuti la n.3 del mondo diventa padrona del campo, gioca i propri schemi con tranquillità e impatta senza indugi sul 5-2 con due break di vantaggio. Qui arriva la reazione della Konta che brekka per la prima volta la tennista di Cracovia e accorcia sul 5-4 senza riuscire però a riaprire il primo set. Aga spegne gli entusiasmi, salvando una palla break con la collaborazione dell’avversaria che spedisce un comodo schiaffo in rete, e al primo set point fa la sua la frazione grazie ad un altro gratuito della nativa di Sydney.

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2° SET: Konta continua ad andare a corrente alternata. Si fa rimontare dal 40-0, deve annullare palla break, ma grazie ad un ace e ad un dritto al volo vincente si salva e impatta sull’1-0. Il copione si ripete: Agnieszka con ordine e profondità conquista il break nel terzo game, alla quinta occasione utile, dopo aver messo a segno una bella risposta vincente con il rovescio lungo linea e approda sul 3-1. La forbice si allarga e la situazione sfugge di mano alla Konta che pasticcia nel game di servizio, fallisce due palle per un primo contro-break e si ritrova con le spalle al muro, 5-1 Radwanska. La britannica prova a restare in scia ma il 6-2 per Aga è pura formalità. Al primo match point la n.3 del mondo con un ace ad uscire può festeggiare il trofeo per ora più importante del suo 2016.

Nulla è perduto comunque in chiave Master per Johanna Konta. Certo la vittoria del torneo le avrebbe già permesso di essere con un piede e mezzo a Singapore ma l’ambito traguardo potrà ancora conquistarlo nei prossimi appuntamenti soprattutto se dovesse continuare ad esprimere il tennis meraviglioso che le ha permesso di diventare la quarta britannica ad entrare tra le migliori 10.

 

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