Delle prime sedici, mancheranno solo le statunitensi Venus Williams e Madison Keys; per il resto ci saranno tutte le migliori giocatrici del ranking WTA a contendersi il quarto e ultimo titolo Premier Mandatory per la stagione 2017, quello in palio agli Open della Cina. Mentre a Pechino sono iniziate le qualificazioni per gli otto posti ancora vacanti, il tabellone principale è stato sorteggiato e fin dal primo turno ci sarà la possibilità di assistere a sfide di una certa rilevanza.
INCUBO MUGURUZA – Mentre per regolamento le semifinaliste del Premier 5 di Wuhan hanno avuto diritto a un bye (ma di queste sarà assente Maria Sakkari, non iscritta a Pechino), tutte le altre inizieranno a giocare fin dal primo turno e alcune teste di serie saranno chiamate ad un debutto niente affatto semplice. Ad iniziare proprio dalla n°1 del mondo, la spagnola Garbiñe Muguruza che, tanto per cambiare, ha già macchiato con due sconfitte premature (Wozniacki a Tokyo e Ostapenko a Wuhan le sue giustiziere) la sua neonata leadership. Nella capitale cinese l’iberica troverà subito la ceca Barbora Strycova, alla quale è legato un ricordo recente piuttosto scioccante, anche se poi in fondo non del tutto amaro; a Eastbourne, infatti, qualche settimana fa Strycova strapazzò Garbiñe 6-1, 6-0 al primo turno nel loro quinto e ultimo confronto diretto (3-2 Muguruza) ma successivamente la spagnola si rifece alla grande vincendo il titolo a Wimbledon.
PER KERBER DI NUOVO OSAKA – Sempre in tema di ceche (e sempre nei paraggi della Muguruza), interessante sarà pure il derby tra le mancine Petra Kvitova e Kristyna Pliskova; le due connazionali non si sono mai affrontate e alla vincente toccherà in sorte l’ucraina Tsurenko o una qualificata prima di un possibile ottavo contro la danese Wozniacki, campionessa a Tokyo. Sempre nella metà superiore del tabellone, un altro incontro risveglia ricordi recenti ed è quello che opporrà l’ex-numero 1 mondiale Angelique Kerber alla giapponese di colore Naomi Osaka. Travolta dalla Osaka al primo turno degli US Open 2017 (erano 12 anni che la defending champion dello slam statunitense non veniva eliminata al debutto) per 6-3, 6-1, Angie si è presa la rivincita dieci giorni fa a Tokyo imponendosi alla nipponica per 6-3, 6-4. La tedesca era sembrata in ripresa nella capitale giapponese ma a Wuhan è stata sconfitta subito dalla Garcia. E proprio la francese, in gran spolvero, potrebbe essere la sua avversaria di terzo turno.
TORNA MASHA – Nella metà inferiore del tabellone il match di spicco è quello che metterà di fronte per la seconda volta consecutiva la wild-card Maria Sharapova e la lettone Anastasija Sevastova; anche in questo caso il precedente si riferisce agli US Open, torneo nel quale la rientrante siberiana eliminò al debutto Simona Halep ma perse negli ottavi proprio contro la Sevastova, che poi ebbe un break di vantaggio contro Sloane Stephens prima di cedere 7-6 al terzo alla futura campionessa di New York. Chi vince avrà al secondo turno la Makarova o una qualificata mentre al terzo dovrebbe esserci Simona Halep, sempre che la rumena sappia fare meglio di quanto fatto vedere a Wuhan.
ULTIME OCCASIONI – Kerber-Osaka aprirà il programma della prima giornata sul centrale, prevista per domani (inizio ore 6:30 italiane); a seguire Kvitova-Pliskova e Halep-Riske mentre la sessione serale sarà aperta proprio da Sharapova-Sevastova. Il torneo di Pechino rappresenta anche l’ultimo grande appuntamento stagionale prima delle Finals in programma a Singapore ed è proprio la Race to Singapore a tenere desto l’interesse di alcune giocatrici: già qualificate infatti Muguruza, Halep, Svitolina, Pliskova e Venus Williams, sono ancora tre i posti a disposizione con Ostapenko e Wozniacki favorite per occuparne due. Apertissima invece la lotta per l’ottava posizione nella Race e qui a giocarsi le ultime chance saranno Konta, Mladenovic, Kuznetsova, Vandeweghe e Stephens.
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Beware the Latvian(s) Maria. They hate Russians. Since a long time ago.
As well as the Estonian people.
Correct Antonio Pagliuso.
Nice one
I love you
Ha rotto il Cazzo… Se una classifica è frutto di una squalifica per doping allora non ci devono essere wild card che tengano…
Poveraccio
Non credo di aver offeso nessuno… Mi secca pure rispondere, ti lascio nella tua pochezza…