Dopo Noah, è toccato parlare con la stampa agli odierni protagonisti italiani, che sono arrivati tutti e tre insieme: ovviamente, c’era anche il capitano Corrado Barazzutti, che è stato il primo a prendere la parola.
“Oggi i nostri non sono riusciti ad esprimersi. Senza togliere meriti ai francesi, l’Italia non è mai entrata in partita. Quando uno gioca così male e non si riesce a trovare un equilibrio di team è più difficile: oggi sono riusciti a giocare male tutti e due insieme, mentre di solito quando uno gioca male, l’altro va meglio. Può succedere, ma detto questo il doppio era molto difficile. L’unico rimpianto è che i ragazzi non si siano riusciti ad esprimere il tennis che volevano.”
Il capitano azzurro si è poi espresso sul tifo francese, molto più rumoroso di quello italiano nonostante la sede di questo turno sia Genova. “Per quei pochi che si disturbano del tifo francese, dico che vanno rispettati, perchè loro fanno benissimo a sostenere i propri giocatori. Invece di prendersela e fischiare, dovrebbero tifare l’Italia più forte di quanto fanno i francesi. Noi siamo abituati a giocarci la nostra partita, ma i supporter in occasioni del genere devono farsi sentire. Barazzutti ha infine spostato l’attenzione sulla giornata di domani: “L’avversario della quinta partita (che potrebbe essere o Chardy o Mannarino, ndr) è l’ultimo dei miei problemi: per ora mi limito a dire che speriamo che Fabio porti a casa il punto. È chiaro che ora sia dura, ma finchè la matematica non ci condanna abbiamo ancora delle chance per vincere la sfida.”
È stata poi la volta di Simone Bolelli, che ha subito focalizzato l’attenzione sui due doppi falli nel decimo game del primo set, che hanno praticamente regalato alla Francia il primo parziale: “Non faccio mai due doppi falli consecutivi, avevo il sole contro ma non è stato quello; fino a quel momento il livello è stato buono. In confronto agli Australian Open loro sapevano come giocare, sono passati tre anni e sono diventati una delle coppie più forti del mondo.”
Fabio Fognini, visibilmente deluso, non ha mai parlato.