Tennis e forza mentale: il Mental Coaching al servizio del giocatore – Parte quarta

Potenziare la Mente come strumento per raggiungere il successo nel tennis

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Dopo la carrellata di esempi, certamente non esaustivi, circa la rilevanza dell’aspetto mentale nello Sport del Diavolo, così come Adriano Panatta ha definito in modo geniale il tennis, siamo giunti finalmente a tirare le fila del discorso intorno al Mental Coaching.

IL MENTAL COACH
Alla luce di quanto illustrato sin qui, si comprende come naturalmente sempre più centrale sia divenuta la figura del Mental Coach, il professionista che istituzionalmente ha il compito di affrontare insieme al tennista le problematiche che abbiamo evidenziato nei precedenti articoli dedicati all’argomento.

E dunque sempre più spesso nei team dei Top Player del circuito è presente in pianta stabile un Mental Coach oppure capita sovente che molti atleti vi ricorrano come ausilio psicologico.

Oltre al classico coach che si occupa degli aspetti prettamente tecnici, del fisioterapista e del massaggiatore che si occupano del benessere fisico del tennista, del preparatore atletico che cura la condizione dell’atleta, del video analista che studia avversari e strategie di gioco da applicare, del nutrizionista che prepara la dieta dell’atleta in base alle sue esigenze specifiche, i team più attrezzati – e ricchi – annoverano tra le loro fila appunto la figura del Mental Coach.

CONCLUSIONI

In ultima analisi, questo particolare professionista ha come obiettivo quello di mettere il giocatore di tennis in condizione di accogliere al meglio delle proprie possibilità i vari e differenti input a lui indirizzati dai numerosi membri del suo team.

Focus su obiettivi e gestione mentale delle criticità da affrontare, concentrazione in fase agonistica e fuori dalle competizioni, sono tutti aspetti che cura specificamente il Mental Coach, vero e proprio allenatore della mente di un tennista professionista.

Il presente quadri-articolo, ben lungi dall’essere esaustivo e completo, vuol essere una semplice panoramica degli aspetti di cui si occupa la disciplina del Mental Coaching nell’ambito di uno sport particolarmente stressante come abbiamo dimostrato essere il tennis.

E giusto per far comprendere al lettore che fino ad ora non abbiamo parlato di aria fritta, di banalità od ovvietà, ricordiamo come Jannik Sinner, il nostro Numero Uno al Mondo, sin dai tempi dell’Accademia Piatti è seguito e forgiato da un Mental Coach.

Stiamo parlando del Dottor Riccardo Ceccarelli, Medico dello Sport che da oltre 30 anni si occupa dei migliori piloti di F1 ed ora anche del nostro fenomeno dolomitico, a detta di ogni appassionato ed osservatore, il vero Mentalist in pantaloncini e racchetta da tennis.

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