Nella stagione 2015, in occasione del torneo ATP500 di Amburgo, gli appassionati ricorderanno che Rafa Nadal si presentò nel torneo di doppio insieme ad diciassettenne di belle speranza, un viso rotondo e un tantino spaurito, e con nessuna esperienza nel circuito maggiore. Si trattava di Jaume Munar, e fu sconfitto dai nostro Simone Bolelli e Fabio Fognini, in un match in cui il giovane talento spagnolo mise in bella evidenza dei bei colpi da fondo campo e una discreta personalità. Sempre grazie ai favori del “padrino” tennistico Nadal, Munar beneficiò di una wild-card nel tabellne princiale, e, con un po’ di fortuna, riuscì anche a passare un turno grazie al ritiro di Guillermo Garcia Lopez, ma fu proprio in singolare che, ancora contro Simone Bolelli, sfiorò il colpaccio, sorprendendo il giocatore di Budrio con un perentorio 6-1 nel primo set, e arrivando al tiebreak nel secondo, per cedere solo 6-4 al terzo set.
Dopo un tentativo non molto fruttuoso nel circuito Challenger e con qualche incursione nelle qualificazione degli ATP di fine stagione, Munar si è concentrato in questa stagione sul circuito Future, raccogliendo ieri il quinto sigillo stagionale, nel XXIV Open Ciutat de Sabadell, a conferma che dopo un promettente esordio nel circuito maggiore, è sempre meglio ripartire dal basso nella scalata al gotha del tennis mondiale, e avere molta pazienza. E così Munar questa settimana si affaccia, nella prossima settimana, alla top 300, confermando un trend costante che lo porta all’esordio nella top1000 della classifica nel 2014, nella top500 lo scorso anno e nella top300 alla fine di quest’anno. Un’ascesa costante ed importante, ricordando che più su si va e più c’è bisogno di dare continuità e prova di reggere il livello. Sarà lui la prossima “big thing” del tennis spagnolo? I requisiti ci sono tutti.