Non si ferma più Rafa Nadal, che dopo essersi “riposato” ieri contro Almagro, ha battuto oggi Jack Sock (6-3 6-4).
“Ho ottenuto una buonissima vittoria – ha dichiarato il maiorchino – perché Jack è un avversario difficile. Ha dei colpi arrotati e potenti, e questa superficie lo esalta. Ho iniziato bene, poi lui ha avuto qualche opportunità, ma man mano il mio gioco è diventato più aggressivo, e anche il servizio è migliorato in corsa. In generale, comunque, credo di dover essere più aggressivo rispetto a stasera, ma direi che sono comunque soddisfatto”.
Dopo la finale di Madrid, Rafa aveva detto di sentirsi un po’ stanco, eppure le sue prestazioni sembrano addirittura in crescita. “Era importante cominciare bene questo torneo – ha continuato il campione spagnolo – e non era facile, perché ho incontrato dei grandi avversari. Ieri il ritiro di Nico è stata una brutta cosa, ma oggi, al secondo turno, incontrare Sock non è stato facile, così come non lo sarà domani con Thiem, che è probabilmente il giocatore più in forma su questa superficie. Domani mi aspetta un’altra battaglia, ma sono pronto a combattere e a dare il mio meglio”.
E si è presentato in conferenza soddisfattissimo anche Juan Martin del Potro, che oggi ha ottenuto una grande e importante vittoria contro Kei Nishikori, in due set (7-6 6-3).
“Penso – ha dichiarato il nativo di Tandil – di aver giocato un grande match. Il mio gioco sta migliorando su questa superficie, e non mi sento così lontano dalla mia forma migliore, non vedo l’ora di giocare domani contro Djokovic”.
Da quando è rientrato, dopo il lungo stop, le sue prestazioni sono sempre state molto buone, cosa che evidentemente gli sta donando la necessaria confidenza per scendere in campo col piede giusto. “Ho avuto sin dal mio rientro delle bellissime sensazioni in campo. Ho anche la fortuna di avere un grande supporto in tutto il mondo, io ho fatto un grande sforzo per rientrare, e il pubblico l’ha capito e mi dà la carica ogni volta. Oggi qui a Roma è stato incredibile, tanto c’era tifo, è una sensazione indescrivibile che mi spinge a dare tutto in campo”.