UNA MATTINA COME TANTE – La mattina del 2 luglio 2001, Pete Sampras si alzò verso le 8:00 nel suo appartamento londinese. Dopo l’abituale doccia mattutina Sampras fece colazione e si diresse con la tranquillità che l’ha sempre contraddistinto all’All England Club, dove lo aspettava il solito allenamento pre-match. Pete quell’anno era in corsa per l’ottavo titolo a Church Road, non perdeva a Wimbledon dal 1996, quando un gigante olandese di nome Richard Krajicek lo sconfisse ai quarti di finale. Nella corsa per il suo ottavo titolo Pistol Pete arrancò non poco, nel secondo turno riuscì a vincere solamente al quinto set contro la wild card britannica Barry Cowan.
UN PASSANTE PERFETTO – Adesso gli toccava il numero quindici del mondo Roger Federer. “I giocatori sono pronti” annuncia Mohamed Lahyani, gli spettatori non sapevano ancora che stavano per assistere al più famoso passaggio di testimone della storia del nostro sport. Alle 19:20 ora locale, dopo cinque drammatici set, Pistol Pete prova un esasperato Serve and Volley, Federer però è lì pronto ad aspettarlo e lo trafigge con un passante perfetto.
TESTE CHINE E LACRIME – Una frazione di secondo dopo tutti si accorgono di quello che è appena successo: Federer cade a terra in lacrime, Pete si avvicina alla rete con la testa china… anche se vinse gli Us Open del 2002 il suo regno sul tennis si concluse quel 2 Luglio alle 19:20, mentre del ragazzino elvetico ne avremmo sentito ancora molto parlare, anche se al momento non lo sapevamo ancora.
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