Berrettini: “Da queste sconfitte bisogna imparare e ripartire”

Dopo essere stato sconfitto amaramente dal norvegese Casper Ruud, il tennista romano analizza la propria prestazione, giudicandola sottotono; il dispiacere è enorme, ma è proprio Matteo ad affermare che anche le sconfitte servono.

Termina forse troppo presto il Roland Garros di Matteo Berrettini: dopo un’ottima stagione disputata su terra, il tennista romano classe ’96 aveva dato l’impressione di poter puntare sempre più in alto; tuttavia poco ha potuto contro un ottimo Casper Ruud, che è riuscito a prevalere con il punteggio di 6-4 7-5 6-3.

Intervistato dopo il match, il giocatore azzurro non ha nascosto di essere piuttosto amareggiato dalla sconfitta subita per mano del norvegese: “Le sconfitte che più bruciano sono anche quelle che più servono per crescere e migliorare”.

“Riguarderò il match – dice -. La chiave tattica è stata che nei game di servizio il mio avversario mi ha sempre messo pressione facendomi male con il diritto. Questa partita l’ho persa prima di tutto sul piano nervoso, non ero carico come al solito. Ci ho pure provato sino alla fine, ma non ero brillante. In fondo la sfida si è decisa su pochi punti, bastava poco per farla girare a mio favore”

Nonostante un match quasi perfetto, non si può dire che Ruud non abbia concesso a Matteo l’opportunità di ribaltare la partita o, almeno, di provarci: “Se avessi sfruttato le due occasioni sul suo turno di servizio che ho avuto sul 3-3 del secondo set, poteva cambiare tutto. Bravo lui a mettere a segno un ace di seconda e un bel diritto vincente. Io invece nei turni di battuta ceduti ho commesso qualche errore di troppo. Due volte ero avanti 40-15 e ho sprecato il vantaggio”.

Conclude: “Nelle ultime settimane ho giocato molto affrontando tanti avversari forti, Zverev, Schwartzman, Kohlschreiber, Pouille. A Roma ho raggiunto il terzo turno e per noi italiani è un appuntamento molto sentito, è un torneo che ti porta via tante energie. Il risultato è che oggi avevo poca benzina, soprattutto dal punto di vista mentale. Ma ripeto, da queste sconfitte bisogna imparare e poi ripartire”.

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