Aljaz Bedene bissa il successo dellanno scorso, battendo nella finale del Challenger di Todi Nicolas Kicker per 7-6(3), 6-4. Il britannico numero 75 del ranking, pur non deludendo le attese della vigilia, suda le cosiddette sette camicie per aver aver ragione dellargentino, n.204 ATP.
Alcune considerazioni iniziali: nelle due ore scarse di gioco Benki ha fatto valere la sua maggior esperienza, soprattutto dal punto di vista tattico, attaccando di continuo dal lato del dritto, ciò gli ha permesso di tenere lontano dal campo il suo avversario.
Le prime emozioni dellincontro si registrano in occasione del nono gioco: il sudamericano sul 30 pari concede la prima palla break dellincontro, che viene prontamente sfruttata dal rivale, ma il ventiduenne argentino non si scompone e grazie ad una palla steccata dal rivale restituisce la cortesia nel game successivo. Il tie break è dietro l’angolo, ed è proprio qui che il ragazzo allenato da James Davidson fa la differenza, conquistando il mini break sul 2 pari. Un errato rovescio lungo linea di Kicker gli consegna il primo parziale.
Alla ripresa del gioco, il britannico inserisce il pilota automatico e rapidamente ruba per ben due volte il servizio, ma il calo di tensione e il braccino del tennista sono in agguato. Dal 5-1 e servizio Bedene viene fuori tutta la garra albiceleste: infatti Kicker vince i successivi tre giochi, riuscendo di fatto ad allungare la partita per la gioia dei presenti. Linerzia dellincontro cambia ancora una volta, perché nel momento della verità un esausto Kicker abusa con le smorzate per uscire dallo scambio e rifiatare. Una di queste regala il terzo match point a Bedene, che con laiuto del nastro può finalmente alzare le braccia al cielo.