Ex parlamentare in Romania, bocciato quando si è candidato per la carica di sindaco alle amministrative di Bucarest perché gli elettori non gli perdonarono di aver fatto parte della Polizia di Nicolae Ceausescu. Le ambizioni politiche di Ilie Nastase si estendono ora fino a Strasburgo: concorrerà alle prossime elezioni Europee per le fila dell’Unione Nazionale per il Progresso della Romania (UNPR), schieramento di centro-destra. Insieme a Nastase, l’UNPR candida l’allenatore e ex calciatore Anghel Iordanescu. In Romania il leader della formazione politica, Gabriel Oprea, ha dato grande enfasi alla discesa in campo di Nastase e Iordanescu: “Siamo onorati di essere rappresentati da due grandi patrioti che hanno promosso l’immagine della Romania nel mondo. Il popolo ha bisogno di persone come loro e non di chi, dopo essere stato eletto, ha dimenticato di essere rumeno e denigrato il nostro paese”, queste le parole di Oprea. L’UNPR conta di raggiungere la soglia del 10% alle prossime elezioni politiche rumene. Poche, se non nulle, le chance di raccogliere seggi al Parlamento Europeo, ma per Nastase l’importante è apparire.
Ex numero 1 del mondo, due titoli Slam (Us Open 1972, Roland Garros 1973), due finali perse a Wimbledon e una classe indiscutibile. Questo è stato, in poche parole, l’Ilie Nastase tennista. C’è una forte contraddizione però se si guarda all’ex campione negli atteggiamenti irrispettosi in campo, che hanno investito avversari e arbitri. Geniale nei colpi e da stigmatizzare nei modi di fare, insomma. Provocazioni, eccessi, intemperanze che hanno caratterizzato Nastase anche a carriera finita e lo hanno catapultato ai disonori delle cronache in veste di Capitano di Fed Cup.
Attualmente l’ex campione rumeno è in attesa di conoscere gli esiti della sentenza d’appello relativa a una condanna a 9 mesi e dieci giorni di carcere per guida in stato di ebbrezza. La vicenda risale al maggio scorso e Nastase, in quella occasione, riuscì nell’impresa di farsi arrestare due volte nello stesso giorno.