[tps_title]INTRODUZIONE[/tps_title]
Siamo giunti al termine del secondo Slam della stagione ed è arrivato il momento di tirare le somme sulle giocatrici che hanno impressionato e deluso in questa edizione del Roland Garros.
[tps_title]GABRINE MUGURUZA 10[/tps_title]
La 22enne venezuelana finalmente è sbocciata. Netta rivincita su Serena Williams, dopo la finale di Wimbledon persa la scorsa stagione. Con un match dominato in lunghi tratti suggella un trionfo che appariva essere ormai nell’aria. Scavalca Radwanska nel ranking, arrivando per la prima volta alla posizione numero due a 1500 punti dalla vetta. Il futuro sembra essere tutto suo, da rivedere la tenuta mentale in alcuni match, soprattutto dei tornei minori. STELLA
[tps_title]SERENA WILLIAMS 8.5[/tps_title]
La campionessa americana stecca una finale dello Slam per la seconda volta in stagione, segno dell’età che avanza e di un gap parzialmente colmato. Certo, non era al 100% dal punto di vista fisico, e questo fa pensare sul fatto che sia arrivata comunque a disputare la finale. Sembra in decadenza ma tiene bene gli anni, aiutata anche dallo strapotere accumulato negli anni. VETERANA
[tps_title]KIKI BERTENS 8[/tps_title]
L’olandese che non ti aspetti. Prende il posto di una più prevedibile Angelique Kerber nella semifinale del torneo, favorita comunque da un tabellone tutt’altro che proibitivo, ma sfoggiando ottime prestazioni con Bacsinszky e Keys. Si deve arrendere alla lunga contro Serena Williams, dandole comunque filo da torcere in entrambi i set. Ben 31 posizioni guadagnate e Top 10 non più così lontana. FAVOLA
[tps_title]SAMANTHA STOSUR 7.5[/tps_title]Alla veneranda età di 32 anni la tennista di Brisbane fa ancora parlare di sé. Halep e Safarova le vittime sacrificali per la sua semifinale, andando vicino ad eguagliare il piazzamento del 2010 in finale. Contro Muguruza può ben poco, dimostrando però che ha ancora tanto da raccontare sui campi da tennis. Torna in Top 15, guadagnando ben 10 posizioni. SPIRITO AUSSIE
[tps_title]YULIA PUTINTSEVA 7[/tps_title]
È lei l’outsider del torneo che approfittando del ritiro della sfortunata Azarenka, si spinge fino ai quarti di finale, dove si arrende in tre set a Serena Williams. La kazaka mostra tutto il suo talento nella battaglia vinta contro la spagnola Suarez-Navarro, che di terra battuta se ne intende eccome. Ben 25 posizioni in più per lei, per arrivare per la prima volta in carriera in Top 40. E se le premesse sono queste, a 21 anni non potrà far altro che migliorare. ASTRO NASCENTE
[tps_title]ANGELIQUE KERBER 4[/tps_title]
Che non è la stessa giocatrice degli Australian Open non è una novità, ma perdere già al primo turno appare comunque eccessivo, anche se da un’ottima Bertens. Per sua fortuna non perde molto terreno (appena 120 punti persi nel ranking), su una delle superfici e tornei che meno ama, come testimoniano i quarti di finale, suo miglior piazzamento. DELUSIONE
[tps_title]KARIN KNAPP 6[/tps_title]
L’unica italiana che davvero ci prova a tenere alti i colori azzurri. Vince ben due partite prima di arrendersi alla poi quartista Putintseva. Con le altre italiane non pervenute, ad eccezion di Camila Giorgi (5.5 STILL LOADING) che supera un turno, è lei l’azzurra da tifare, nonostante non navighi in buonissime acque in classifica (appena Top 100 per lei). Le va il merito di giocarsi ogni punto fino alla morte, dimostrando al mondo di che pasta è veramente fatta. PORTABANDIERA
[tps_title]VIKTORIA AZARENKA SV[/tps_title]
Il torneo che poteva riportarla definitivamente in auge la costringe a ritirarsi al primo turno, evitandole un possibile quarto con Serena. Dispiace per la bielorussa che poteva dar vita a match emozionanti, e soprattutto poteva rosicchiare qualche altra posizione visti i pochi punti che difendeva qui a Parigi. SFORTUNATA